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Gates divorzia, Buffett litiga, Berlusconi e Bolloré fanno pace

Imagoeconomica

Prosegue al piccolo trotto la settimana finanziaria. In Oriente continua la vacanza di Tokyo e Shanghai, mentre l’indice Asia Pacific segna un impercettibile -0,05%. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ieri sera ha ripetuto il solito mantra: l’economia va meglio, ma non siamo ancora usciti dall’emergenza. “È in atto un miglioramento generale – ha detto – ma ora dobbiamo scendere nelle situazioni particolari, dove non mancano i punti critici”. Insomma, guai a dar vita al “tapering”, il taglio progressivo degli aiuti che tanti danni provocò qualche anno fa quando Ben Bernanke tentò di tornare alla situazione normale. In questa cornice, l’Europa, il continente che ha avviato la ripresa per ultimo, prende atto che il 75% delle trimestrali chiude meglio del previsto, così come il Pil italiano del primo trimestre.

Stamattina in Asia, l’Hang Seng di Hong Kong è in rialzo dello 0,2%, mentre il Taiex di Taipei perde l’1,5%, in recupero dal -3,5% di inizio seduta. Kospi di Seul -0,2%, BSE Sensex di Mumbai +0,3%, S&P ASX 200 di Sidney +0,5%, in attesa delle decisioni sui tassi della Banca centrale.

VOLA L’ABBIGLIAMENTO, CROLLANO I COSMETICI

I future di Wall Street sono in lieve ribasso all’indomani di una seduta contrastata: giù il Nasdaq (-0,5%) e su il Dow Jones (+0,7%).

Volano i titoli legati all’abbigliamento, da Appareil a Gap fino a Foot Locker (+4,1%). Battuta d’arresto per Aestée Lauder (-7,6%): nella stagione delle chiusure è crollata la vendita dei cosmetici. Nel Nasdaq sale eBay (+4,2%): il sito ha annunciato che d’ora in poi accetterà le criptovalute.

APPLE CITATA DAI VIDEOGIOCHI: VUOLE IL 3% PER LA APP

L’attenzione è rivolta al tribunale della California, che oggi dovrà pronunciarsi sul ricorso di Epic Games contro Apple. La società di videogiochi contesta, ai sensi della normativa antitrust, di dover versare il 30% dei ricavi alla Mela in cambio dell’uso della App.

BOOM DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME

Prende corpo la ripresa dei prezzi delle materie prime. L’indice di Bloomberg sulle materie prime è a un passo dai massimi degli ultimi tre anni, a 91,08. Il prezzo del mais, mai così alto negli ultimi otto anni, da inizio 2021 guadagna oltre il 50%. Alluminio e rame segnano un rialzo del 21% e del 26%. In testa ai rialzi anche il legname.

Il petrolio WTI, stamattina poco mosso a 64,3 dollari il barile, è del 31% più alto rispetto al primo di gennaio.

L’oro, ieri in rialzo dell’1,5% a seguito della discesa del rendimento del Treasury Note a dieci anni, stamattina è in lieve calo a 1.789 dollari l’oncia.

DIVORZIO DEL SECOLO TRA BILL E MELINDA GATES

In una fase relativamente tranquilla della congiuntura, spicca la chiusura di conflitti all’apparenza insanabili quali quello che ha opposto Mediaset e Vivendi, ma anche un divorzio clamoroso quanto inatteso: la fine del matrimonio tra Bill e Melinda Gates: 124 miliardi di dollari il patrimonio di lui (65 anni), 56 quello di lei, personaggio chiave della filantropia.

WARREN BUFFET

Intanto, Warren Buffett ha scelto il suo erede alla guida di Berkshire Hathaway: Greg Abel, canadese, esperto di energia. Intanto, esplode la polemica tra il saggio di Omaha e i Robinhooders, l’esercito di trader dilettanti che rifiutano la guida degli esperti. “È gente che sa guardare solo al breve”, ha detto Buffett. Robinhood Financial, piattaforma di trading seguita da milioni di clienti retail, ha pubblicato una risposta al vetriolo per tramite di Jacqueline Ortiz Ramsay, head of public policy communications dell’azienda: “Se dobbiamo imparare qualcosa dall’ultimo anno, è che la gente è stanca dei Warren Buffett di tutto il mondo, che si comportano come se fossero i soli profeti del trading”.

LA UE CORRE. DE GUINDOS: VERSO UN SEMESTRE MOLTO POSITIVO

“In aprile il settore manifatturiero dell’Eurozona è stato in forte crescita: per il secondo mese consecutivo il dato Pmi ha raggiunto un valore record”, ha commentato ieri Chris Williamson, l’economista di Ihs Markit che ogni mese monitora la congiuntura. Gli ultimi due mesi hanno evidenziato una crescita della produzione e dei nuovi ordini a tassi record da quando l’indagine è iniziata nel 1997, con l’espansione della domanda “stimolata dalla riapertura dell’economia data dall’allentamento delle restrizioni anti Covid-19 e dalle previsioni positive per l’anno prossimo”, L’indice manifatturiero della zona euro è salito a 62,9 punti.

 Ma c’è un problema. Le difficoltà sulla catena di distribuzione dell’industria europea “stanno raggiungendo livelli senza precedenti e stanno causando un accumulo di ordini inevasi presso le fabbriche”. Tuttavia, al di là di questo rischio, i più condividono la previsione del vicepresidente della Bce, Luis De Guindos: “La seconda metà dell’anno sarà molto positiva”. Poi, “quando l’economia comincerà a normalizzarsi, anche la politica monetaria dovrà iniziare a normalizzarsi”. Allora sarà necessario procedere con cautela, per evitare il “rischio di strangolare la ripresa”.

EUROSTAT: ITALIA MEGLIO DELLA GERMANIA, FRANCIA AL TOP

Gli ultimi dati di Eurostat confermano il trend positivo, con la sorpresa che l’economia italiana sta andando meglio di quella della Germania, che ha dovuto far ricorso a un nuovo lockdown. Nel primo trimestre dell’anno, il Pil dell’Italia è calato dell’1,4% su base annua, mentre quello tedesco è crollato del 3%. L’Italia ha fatto meglio della media della zona dell’euro (-1,8 per cento) ma decisamente peggio della Francia, che è cresciuta dell’1,5 per cento. Ed è la stessa Commissione di Bruxelles ad aspettarsi un rimbalzo molto marcato, di sicuro oltre il 4 per cento nel 2021.

PIAZZA AFFARI +1,15%, VOLANO I CONSUMI TEDESCHI

Piazza Affari è il listino top con un progresso dell‘1,15%, che la riporta a 24.419 punti. Sale anche l’indice Dax a Francoforte (+0,75%), nonostante il calo di Deutsche Bank (-2,19%) che ha reso noto “di aver perfezionato l’operazione ‘Minerva’ per la cartolarizzazione di un portafoglio di crediti al consumo a tasso fisso performing del valore di circa 4,74 miliardi in termini di capitale residuo”. Sale invece Lufthansa (+2,9%), dopo che il ceo Carsten Spohr ha riferito a un quotidiano tedesco che l’azienda ha in programma di offrire voli per oltre 100 destinazioni. I consumi sono balzati dell’11,0% rispetto al marzo 2020, dopo il calo del 6,6% di febbraio. Le stime degli economisti erano molto più giù, a -0,2%.

KPN DICE NO ALL’OFFERTA DEI FONDI

Bene anche Madrid (+0,85%), Parigi (+0,61%) e Amsterdam (+0,65%).

Kpn, società olandese del settore tlc, cede il 3,5% dopo aver respinto l’offerta di acquisizione da parte di un consorzio di società di private equity che comprende EQT AB, EQTAB.ST e Stonepeak Infrastructure Partners, e un’altra offerta da parte di KKR.

LO SPREAD CALA A 105, IN ARRIVO TANTI BOND DALLA GRECIA

Rientrano parzialmente le tensioni sui bond governativi europei. Il Bund tedesco a dieci anni tratta a -0,20% da -0,17% di venerdì. Il secondario italiano fa meglio dei bond core e termina la prima seduta della settimana in rialzo, tra scambi sottili. Il premio al rischio tra Italia e Germania vale 105 punti base, dai 107 della chiusura di venerdì. Il tasso del decennale di riferimento vale 0,84% da 0,87% del precedente finale di seduta.

Dopo una settimana particolarmente carica per l’offerta di carta italiana, tra aste di fine mese e collocamento sindacato in dollari, gli operatori si aspettano nuove emissioni extra-calendario questo mese da Belgio, Finlandia e soprattutto Grecia, quest’ultima particolarmente attesa dopo la promozione di S&P.

MEDIASET/VIVENDI: FATTA LA PACE. POSSIBILI RICADUTE SU TELECOM

È ufficiale: Mediaset e Vivendi hanno sottoscritto l’accordo di pace. Il gruppo francese s’impegna a cedere il 19,9% nelle tv della famiglia Berlusconi entro cinque anni e a votare a favore del trasferimento della sede legale del Biscione in Olanda. Fininvest nell’assemblea del 23 giugno chiederà di votare la distribuzione di un dividendo straordinario di 0,30 euro (156 milioni per i Berlusconi), proposta che sarà supportata da Vivendi e quindi passerà. Le risorse che saranno distribuite a luglio corrispondono per lo più alla cedola che sarà incassata da Ei Towers (40% Mediaset) per la vendita delle sue torri tlc.

Mediaset e Vivendi, oltre a dirimere le controversie passate, si legano per il futuro con un accordo di «buon vicinato» che potrebbe aprire scenari futuri che in qualche modo coinvolgono Telecom Italia. Il colosso delle tlc, di cui Vivendi è il primo socio al 23,9%, con la rete unica sarebbe la prima via per lo streaming dei contenuti video, nonché il partner di Dazn per il calcio di Serie A.

FERRARI STRAPPA ALLA VIGILIA DEI CONTI, SEGUE EXOR

Tutte in rialzo le blue chip ad eccezione di Diasorin (-0,8%) e Stm (-1,5%).

Sotto i riflettori la galassia Agnelli all’inizio della settimana delle trimestrali di Ferrari e Stellantis. Brilla la rossa di Maranello (+2,55%), miglior titolo di giornata, trascinando al rialzo anche Exor (+2,2%). Avanza anche Cnh (+2,1%).

BENE STELLANTIS, DEBOLE IL MERCATO DLLL’AUTO IN ITALIA

Stellantis +1,43% dopo i dati delle immatricolazioni di aprile in Francia. A Borsa chiusa sono usciti anche i dati italiani. Il confronto con l’anno scorso non è significativo, visto che, causa il lockdown, nell’aprile 2020 sono state vendute solo 4.295 vetture. Rispetto al 2019, anno normale, quest’anno le immatricolazioni sono calate del 17,1% ad aprile e del 16,9% nei primi quattro mesi. Il rischio, dice Gian Primo Quagliano di Promotor, è di far peggio del “catastrofico” 2020. Intanto la scarsità di chip ha imposto la chiusura di Melfi per una settimana e minaccia di far slittare il lancio delle nuove Jeep in Usa. Nel 2021 per la mancanza di semiconduttori in Nord America si produrranno 1,3 milioni di macchine in meno.

BANCHE A UN PASSO DAI MASSIMI. DOMANI I CONTI DI INTESA

In grande evidenza le banche. Il settore alla vigilia dei conti del trimestre si muove a un passo dai massimi degli ultimi tredici mesi. È il settimo rialzo consecutivo, sostenuto dalla risalita dei rendimenti di mercato, guidata a sua volta dall’ottimismo sui progressi dei piani di vaccinazione (finalmente) in Italia. Unicredit cresce dell’1,85%, Banca Mediolanum fa ancora meglio (+2,14%). Banco Bpm segna +1,86%. Intesa +0,56% alla vigilia della trimestrale di domani.

In grande evidenza anche le assicurazioni: Unipol +2,33%, seguita da Generali (+1,89%).

SAIPEM ALZA LA TESTA. PLUSVALENZA PER ENEL IN OPEN FIBER

Fra i titoli oil, rialzano la testa Eni (+1,71%) e Saipem (+1,95%). Enel +1,08% dopo che il Cda ha deliberato di avviare le procedure finalizzate alla cessione del 10% del capitale di Open Fiber a Cdp Equity.

ATLANTIA PROMOSSA DA AKROS, ASSEMBLEA A FINE MESE

Bene Atlantia, che chiude con un rialzo dell‘1,17%, nonostante un avvio di seduta in calo. La società ha convocato per fine mese l’assemblea degli azionisti che valuterà l’offerta di Cdp per l’88% di Aspi, dopo le modifiche volte a migliorarla. Banca Akros ha alzato il prezzo obiettivo da 17 a 18,5 euro, confermando il rating accumulate.

BRILLANO EXPRIVIA E UNIEURO

Fuori dal paniere principale va in orbita Exprivia (+29,50%) alla luce dei risultati 2020 (ricavi totali pari a 167,8 milioni, stabili rispetto ai 168,5 milioni del 2019).

Tra le migliori performance c’è quella di Unieuro (+1,98%). Il titolo negli ultimi sei mesi ha guadagnato oltre il 130%, mentre la performance a 12 mesi è del 210%. Banca Akros ha confermato il rating buy e il target price a 25 euro, Sull’Aim ha brillato Unidata (+4,41%), che ha chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi pari a circa 7,6 mln (+38%).

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