La decisione di Apple di non sbloccare l’iPhone del killer della strage di San Bernardino all’Fbi per evitare di creare un precedente “pericoloso” continua a far discutere il mondo intero.
Dopo l’appoggio di Google, Facebook e Twitter che si sono schierate dalla parte di Cupertino arriva il biasimo di un altro colosso della Silicon Valley. Il fondatore di Microsoft Bill Gates ha apertamente sostenuto la linea del Governo Americano, affermando che le società tecnologiche dovrebbero essere obbligate a collaborare con le autorità quando si tratta di indagini legate al terrorismo. “Questo è un caso specifico in cui il Governo sta chiedendo accesso a informazioni, non chiedono una cosa generica, ma una molto mirata”, ha dichiarato Gates in un’intervista al Financial Times.
Secondo lui infatti la richiesta dell’Fbi “non è diversa da quando vengono chiesti i tabulati alle compagnie telefoniche o gli estratti conti alle banche”, quindi non c’è motivo di rifiutare.