Il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri chiede al governo di revocare l’incarico di consulenza dato a Goldman Sachs per la vendita di Fintecna alla Cassa depositi e prestiti. La richiesta è motivata dalla considerazione che la Banca d’affari americana in questi giorni ha drasticamente ridotto la propria esposizione sui titoli di Stato italiani, vendendo il 90% di quelli posseduti nel primo trimestre e scendendo a 191 milioni di dollari da 2,51 miliardi al 31 marzo 2011.
“È una vicenda che offende la dignità dell’Italia”, dice Gasparri in un comunicato chiedendo che “si revochi l’incarico affidato a chi si comporta così condizionando l’andamento dei mercati. O consulenza e rapporti del passato e del presente impediscono una scelta di chiarezza? Abbiamo un governo libero o al guinzaglio?”, conclude Gasparri.
Questa mattina già il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli aveva stigmatizzato la situazione: Goldman non crede più nei Btp, forse il governo potrebbe revocare alla banca americana l’incarico di advisor nella vendita di Fintecna”.
Incarico che il Tesoro aveva affidato lo scorso 3 agosto a Goldman Sachs come perito per valutare la partecipazione statale in Fintecna, mentre a Société Générale è stato conferito per la valutazione della partecipazione in Simest.