Oggi il consorzio Shah Deniz II ha scelto il gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline) per il trasporto del gas naturale dall’Azerbaigian all’Europa. Con tale scelta, il gas passerà attraverso le frontiere di Grecia, Turchia, Albania e (sotto il mare Adriatico) dell’Italia.
Il gasdotto Tap è stato preferito ad un altro consorzio, Nabucco, di cui fa parte la compagnia del petrolio e del gas austriaco Omv. Le due strutture hanno percorsi e costi differenti: mentre il primo, il cui tragitto percorreva i Balcani fino all’Austria, partiva da una stima di 8 miliardi di dollari (poi ridotta per via dell’eliminazione del tratto attraverso la Turchia), il progetto Tap prevede una spesa di 1,5 miliardi.
Due settimane fa il ministro dell’Energia azero, Natig Aliyev, aveva ribadito che poiché i partner del consorzio Shaz Deniz (tra cui troviamo la britannica Bp, la norvegese Statoil e la compagnia azera Socar) hanno già dovuto ritardare la produzione dal 2012 fino al 2018, la componente costi sarebbe stata fondamentale nella scelta finale. Infatti, aveva spiegato Aliyev, “il fattore principale per i partner è quello commerciale a breve termine. Devono rientrare del loro investimento il prima possibile”.
La notizia della decisione è stata resa nota da Omv mentre una rappresentanza del consorzio Shah Deniz è oggi ad Atene per informare direttamente il premier greco Antonis Samaras. Gli annunci ufficiali saranno fatti venerdì, 28 giugno, nella capitale dell’Azerbaigian, Baku.