Dopo l’avvio delle forniture dall’Azerbaijan a fine dicembre, il gas in arrivo in Europa attraverso Tap (Trans Adriatic Pipeline) ha raggiunto il primo miliardo di metri cubi. La registrazione è avvenuta nel punto in cui Tap si connette al gasdotto Tanap (Trans Anatolian Pipeline) al confine tra Grecia e Turchia.
Tap è in grado di trasportare circa 10 miliardi di metri cubi di gas ogni anno e può espandere la propria capacità fino a 20 miliardi di metri cubi annui.
“Con un miliardo di metri cubi di gas trasportato in piena sicurezza – ha commentato Luca Schieppati, managing director di Tap – la nostra infrastruttura continua a rafforzare la diversificazione e la sicurezza di numerosi mercati europei. I volumi di gas consegnati da TAP rivestono un ruolo chiave nel garantire all’Unione Europea una nuova fonte di energia sicura, affidabile e competitiva, contribuendo allo stesso tempo al percorso di transizione energetica del continente”.
L’apporto del Tap alla rete gas nazionale di proprietà della Snam è di circa 3 miliardi di Kwh/mese in base ai report mensili dell’azienda guidata da Marco Alverà. Il contributo del Tap, misurato all’ingresso sulla rete nazionale a Melendugno in Puglia, è certamente inferiore agli altri due accessi di Tarvisio (da cui arriva il gas russo) e Mazara del Vallo (Algeria) ma al passo con l’ingresso di gas dalla Libia a Gela. E comunque rappresenta un’importante diversificazione dell’import di gas considerato che l’Italia dipende dalle importazioni per l’80% dei suoi consumi.