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Gas, prezzo oltre 200 euro dopo i nuovi tagli Gazprom alle forniture Nord Stream: all’Italia il 20% in meno

FIRSTonline

Decolla il prezzo del gas sulla Borsa di Amsterdam nel giorno in cui, come annunciato lunedì, Gazprom ha ridotto i flussi attraverso il Nord Stream al 20% della capacità massima. Le quotazioni hanno toccato un nuovo record intraday di 225 euro al megawattora, con un rialzo del 12% rispetto alla seduta di martedì, e adesso viaggiano sopra i 219 euro con un aumento del 9,6%. Per comprendere la portata degli aumenti, basti pensare che nel corso dell’ultimo mese ad Amsterdam i prezzi sono saliti del 69,5%, mentre rispetto a luglio del 2021 il rialzo è del 451%.

Per fare fronte a questa situazione di emergenza crescente, il Consiglio dei ministri Ue ha approvato martedì il nuovo piano per la riduzione dei consumi in vista dell’inverno. L’obiettivo è di mettersi al riparo da rischi di razionamento in caso di ulteriori strette nelle forniture da parte di Gazprom.

Eni: forniture dalla Russia a 27 milioni di metri cubi

Secondo l’ultimo aggiornamento fornito da Eni sulle forniture di gas proveniente dalla Russia “Gazprom ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi di gas pari a circa 27 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 34 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi”, scrive il gruppo in una nota in cui si riserva di comunicare eventuali aggiornamenti nel caso in cui vi fossero ulteriori variazioni significative nelle quantità in consegna comunicate dal gruppo russo Gazprom.

In Germania, Gascade, il gestore dei due punti di arrivo a Lubmin del gasdotto Nord Stream 1, ha annunciato che i rifornimenti di gas sono scesi a 1,28 milioni di metri cubi all’ora, circa il 20% della capacità, a causa della chiusura di un’altra turbina. 

L’annuncio di Gazprom

La riduzione delle forniture era stata annunciata lunedì, sostenendo la necessità di manutenzioni ma dal fronte europeo. Una motivazione però respinta dalla Germania, secondo cui si tratterebbe dell’ennesimo tentativo (riuscito a questo punto) di far salire i prezzi del gas, minacciando la stabilità dell’Unione Europea.

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