Dopo una mattinata con il segno più, Piazza Affari si adegua alla tendenza debole delle altre Borse europee, sotto la pressione dei prezzi dell’energia in ascesa. Il listino italiano cede lo 0,3% circa sotto quota 23 mila, in linea con l’Eurostoxx 600. Le stime del Pil della zona euro segnalano una crescita dello 0,6%, in lieve frenata nel secondo trimestre. Domani ci sarà il dato sull’inflazione Ue, preceduto dall’appuntamento di stasera con le minute della Fed.
Il mercato del debito
Nell’attesa, si accentua la pressione al rialzo dei rendimenti dei titoli del debito: il Bund tedesco supera la barriera dell’1%, mentre il tasso del Btp decennale è al 3,26%, dal 3,14% dell’ultima chiusura; il rendimento del titolo a 2 anni, più sensibile alle aspettative di rialzo dei tassi, sale a 1,54% da 1,42%. Su entrambi i segmenti i rendimenti risultano ai massimi da fine luglio. Di riflesso sale lo spread che si attesta oltre i 220 punti, fino a 224.
Le indicazioni in arrivo dai programmi elettorali, specie i segnali sulla flat tax e le manovre sulla Cdp ventilate da Fratelli d’Italia, contribuiscono a sostenere le vendite, iniziate con l’outlook negativo di Moody’s. Ma pesa anche la situazione di crescente disagio della congiuntura del Regno Unito: l’inflazione britannica è salita al 10,1% a luglio, il valore più alto da febbraio 1982, rispetto al 9,4% di giugno, un aumento superiore alle aspettative.
Il gas continua a correre
Continua anche la corsa del future del gas in Europa, salito di un altro 5%, a 235 euro per megawatt/ora. Il peggior titolo dell’indice Stoxx 600 è Uniper, -6% alla Borsa di Francoforte dopo i conti semestrali (12,3 miliardi di perdite). I risultati sono stati affondati dalla riduzione delle consegne di gas da parte della Russia in seguito alla guerra in Ucraina. La società ha avvertito che anche il 2023 sarà in perdita.
Piatti i future di Wall Street, in lieve recupero il petrolio, a 93 dollari nella versione Brent.
I titoli in luce a Piazza Affari
In Piazza Affari si è spenta a metà seduta la spinta dei titoli bancari. Banco Bpm cede l’1,8%. Unicredit (+0,2%) recupera il ribasso della mattina. Intesa -1%: Jefferies riduce il target price a 2,10 euro. Arretra anche Bper (-0,8%): Jefferies alza il target price a 3,40 euro. Il Tribunale di Genova ha respinto l’impugnazione delle nomine del Consiglio di Amministrazione presentato dal precedente socio di riferimento.
Recuperano le utility con Enel e Italgas che salgono di mezzo punto percentuale. Rimbalza Amplifon (+1%) dopo la debacle della vigilia. Bene Campari (+1,5%). In coda Iveco (-2,7%), Tenaris (-2,2%) e Pirelli (-2%).