X

Gas, la Russia taglia del 15% i flussi all’Italia. E la Ue firma l’accordo con Israele e Egitto sul Gnl

FIRSTonline

Dopo la Germania, la Russia taglia il flusso del gas anche all’Italia: si tratta del 15% delle forniture. Le ragioni non sono ancora state rese note, ma Eni “sta costantemente monitorando la situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti”, riferisce il cane a sei zampe. Di fatto questo non sta per ora causando un problema di approvvigionamento, perché ci sono ancora abbastanza riserve, ma sta causando un aumento dei prezzi del gas perché il mercato si preoccupa e nel frattempo la Russia ci guadagna dato l’enorme dipendenza energetica di alcuni paesi europei, in primis Germania e Italia.

E cosa fanno gli europei? Vanno a caccia di gas. In questo contesto si inserisce l’accordo firmato oggi 15 giugno da Ue, Egitto e Israele, annunciato da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. Un accordo che preclude una serie di accordi in Medio Oriente che dovrebbero portare più gas verso l’Europa e finalmente liberarci dalla dipendenza da Mosca.

Il colosso energetico russo aveva annunciato ieri, martedì 14 giugno, di dover tagliare del 40% le sue forniture verso la Germania attraverso il più importante gasdotto, il Nord Stream 1, per motivi tecnici. Secondo Bloomberg, alcuni componenti del compressore Baltic Portovaya in riparazione sarebbero bloccati all’estero per via delle sanzioni internazionali contro la Russia. Ciò impedirebbe il rientro della turbina prodotta da Siemens Energy AG, che attualmente si trova in manutenzione in Canada.

Accordo Ue-Israele-Egitto sul gnl

L’obiettivo è chiaro: ridurre la dipendenza energetica dalla Russia. “Una storica intesa – ha precisato la presidente della Commissione Ue – fra Egitto, Israele e l’Unione europea”. “Conosciamo l’enorme ricchezza e opportunità che esistono nelle forti di energia dell’est del Mediterraneo”, ha sottolineato von der Layen. 

Secondo quanto spiegano i rappresentanti del ministero dell’energia israeliano, il gas sarà inviato negli impianti di liquefazione in Egitto e da lì imbarcato verso i mercati europei. L’uso del gas naturale israeliano – proveniente dai nuovi giacimenti scoperti a largo delle coste del Paese – è stato l’oggetto degli incontri di ieri a Gerusalemme sia del premier italiano Mario Draghi sia della von der Leyen.

Inoltre, Von der Leyen ha evidenziato che “stiamo costruendo un’infrastruttura” che deve essere pronta anche per il “trasporto dell’energia pulita del domani”, ossia l’idrogeno

Related Post
Categories: Mondo