Gas, c’è stata un’esplosione in Austria nell’importante snodo di distribuzione (hub) di Baumgarten an der March, da cui transita il metano che arriva dalla Russia in Italia. Non è quindi da escludere, ha affermato il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda, che il governo decreti lo stato di crisi. In Austria è morta una persona e i feriti sarebbero numerosi. Il giornale der Standard, nella sua edizione on line, parla di 60 feriti. Secondo l’Apa, che cita la Croce rossa, i feriti sarebbero 18, e ci sarebbe appunto una vittima. Le cause dell’esplosione non sono ancora chiare riferisce l’Ansa.
Un portavoce della compagnia petrolifera OMV, che ha una quota di minoranza nella società che gestisce il sito di Baumgarten, ha detto all’agenzia Reuters che non sono ancora chiare le cause dell‘incendio e i possibili impatti sulla distribuzione. L‘operatore Gas Connect Austria dice che l‘esplosione non dovrebbe avere impatti sulle forniture di gas verso l‘Austria, mentre quelle verso l‘Italia potrebbero essere ridotte.
“Per l‘Austria non sono attesi effetti al momento”, dice un portavoce. “Potrebbero esserci restrizioni nelle consegne verso l‘Italia, ma va verificato”.
Immediato invece il riflesso sui prezzi. Secondo fonti di settore riportate dal Sole 24 Ore, le forniture di gas sono infatti già state momentaneamente interrotte. Il prezzo all’ingrosso del gas in Italia si è impennato dell’87% a 44,50 euro per megawattora. In forte aumento anche i prezzi del gas scambiato sul mercato britannico (+32%, il livello più alto dal 2013). Questo tuttavia non dovrebbe creare problemi alla gestione dell’offerta in Italia grazie agli stoccaggi che accumulano gas proprio per fronteggiare impennate o improvvisi ammanchi della materia prima. Lo conferma anche Snam con un suo comunicato.
Esprime però preoccupazione il ministro dello Sviluppo Calenda. «Se avessimo il Tap – il gasdotto che porterà il gas del Caspio anche in Italia e che viene osteggiato e bloccato dalla Puglia, ndr – non dovremmo dichiarare, come invece faremo oggi, lo stato di emergenza gas a causa dell’incidente in Austria», ha detto il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. «Questo vuol dire che abbiamo un problema serio, di dipendenza dalla Russia, per quanto riguarda le forniture di gas. E in Puglia c’è chi fa la guerra al Tap, invocando addirittura il sabotaggio, con il governatore Emiliano che, anche lì, ha fatto ricorso al Tar e lo ha perso».
Snam ha diffuso un comunicato con il quale tranquillizza sulla situazione italiana: “A seguito dell’incidente verificatosi in un tratto di rete in Austria gestito dall’operatore Gas Connect, il flusso di importazioni di gas dalla Russia è stato temporaneamente interrotto. Sulla base delle informazioni al momento confermate le prime indicazioni sull’assenza di danni alle infrastrutture di trasporto.La sicurezza del sistema italiano è intanto garantita dagli stoccaggi messi a disposizione da Snam. Come previsto in queste situazioni, il Ministero dello Sviluppo Economico ha dichiarato lo stato di emergenza”.
Il ministero dello Sviluppo ha dichiarato lo stato di crisi e confermato che le forniture all’Italia sono coperte, attualmente, dagli stoccaggi. Intanto si “monitora costantemente la situazione in contatto con gli operatori interessati al fine di verificare i tempi necessari per la ripresa dei flussi”.