X

Gas, dopo l’Angola il Congo: intesa per incremento delle forniture. Eni firma accordo sul Gnl

FIRSTonline

L’Italia e il Congo hanno firmato un accordo che prevede di aumentare le forniture di gas provenienti dalla Repubblica africana. Dopo quella con l’Angola, è arrivata dunque una nuova intesa nell’ambito della strategia che il Governo sta perseguendo per ridurre la dipendenza del nostro Paese dal gas russo.

Scendendo nei dettagli, i ministri Di Maio (Esteri) e Cingolani (Transizione Ecologica), accompagnati dall’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato una lettera d’intenti con il ministro degli Esteri della Repubblica del Congo Jean-Claude Gakosso e il Ministro degli Idrocarburi, Bruno Jean Richard Itoua che stabilisce l’aumento della produzione e dell’export di gas. In seguito alla firma si è tenuto un incontro con il Presidente della Repubblica del Congo Denis Sassou Nguesso. Assente il Premier italiano, Mario Draghi, in isolamento perché positivo al Covid.

Cosa prevede l’accordo sul gas tra Italia e Congo

L’accordo firmato da Eni stabilisce l’accelerazione e l’aumento della produzione di gas in Congo, in primis tramite lo sviluppo di un progetto di gas naturale liquefatto (GNL) con avvio previsto nel 2023 e capacità a regime di oltre 3 milioni di tonnellate/anno (oltre 4,5 miliardi di metri cubi/anno). “L’export di GNL permetterà di valorizzare la produzione di gas eccedente la domanda interna congolese”, si legge nella nota diffusa da Eni

“La Repubblica del Congo e Eni – prosegue la società – hanno anche concordato la definizione di iniziative di decarbonizzazione per la promozione della transizione energetica sostenibile nel Paese, in particolare negli ambiti delle energie rinnovabili, dell’agricoltura con lo sviluppo di una filiera agricola – non in competizione con la catena alimentare – per la produzione di feedstock per la bioraffinazione, la conservazione e la gestione sostenibile delle foreste, l’adozione di sistemi di clean cooking, la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio della CO2”.

Ad oggi, Eni è l’unica società impegnata nello sviluppo delle risorse di gas del Congo e attualmente fornisce gas alla Centrale Elettrica del Congo (CEC), che garantisce il 70% della produzione di energia elettrica del Paese. 

Gas: ora tocca al Mozambico

Dopo le intese firmate con Algeria ed Egitto prima di Pasqua e con Congo e Angola questa settimana, a maggio i rappresentanti del Governo italiano potrebbero volare in Mozambico allo scopo di firmare un ulteriore accordo che permetta all’Italia di diversificare le forniture di gas, riducendo la dipendenza dalla Russia. 

“Con l’aggressione della Russia abbiamo l‘esigenza di diversificare le nostre fonti di approvvigionamento”, che rappresenta “un obiettivo prioritario per il nostro governo” ha detto Di Maio dopo la firma dell’accordo. “Stiamo costruendo nuovi accordi. Puntiamo a mitigare i costi energetici per le famiglie e abbiamo un piano di sicurezza energetica”, ha concluso il ministro.

LEGGI ANCHE: Emergenza energetica: tutto quello che si deve sapere senza illusioni né false speranze

Related Post
Categories: Economia e Imprese