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Gambero Rosso, il Piemonte guida la classifica dei vini

La Guida segnala anche etichette sotto i 15 euro alla portata di tutte le tasche. Ma si può bere bene anche sotto i dieci euro. I 23 vini risparmiosi.

Gambero Rosso, il Piemonte guida la classifica dei vini

E’ il Piemonte il regno del vino di eccellenza italiano. Lo hanno decretato i 70 esperti della Guida dei vini del Gambero Rosso dopo aver valutato 22.000 etichette di 2485 aziende che rappresentano il fiore all’occhiello del panorama enologico italiano. Il Piemonte si è aggiudicato infatti ben 77 etichette premiate con i tre bicchieri superando sul filo di lana la Toscana (che l’anno scorso aveva conquistato invece il primo posto) che di etichette ne ha collezionate 76.  

A seguire, e a parecchie lunghezze di distanza, si sono collocati il Veneto con 41, l’Alto Adige con 27, il Friuli Venezia Giulia con 26, la Lombardia e la Campania con 23, la Sicilia con 22, le Marche con 21, l’Emilia Romagna con 16, la Puglia con 13, il Trentino e la Sardegna con 12, l’Abruzzo con 11. Sotto le 10 etichette arrivano quindi al traguardo l’Umbria con 9, il Lazio e la Liguria con 7, la Valle d’Aosta con 6, la Basilicata con 5, la? Calabria con 4 e il Molise con 1. 

Salvo il traguardo tagliato dai vini del Piemonte che ha ribaltato il risultato dell’edizione 2017, i risultati della Guida di quest’anno fotografano un Italia del buon vino di qualità abbastanza stabile quanto al piazzamento dei prodotti. Risulta invece effervescente per quanto riguarda i numeri. La Guida del 2018 vede crescere il numero assoluto dei vini di alta qualità e, novità interessante di quest’anno anche il numero dei Tre Bicchieri Verdi ossia quelli prodotti da aziende biologiche o biodinamiche certificate, che quest’anno sono ben 99. ? 

I Premi Speciali Gambero Rosso e Bohemia Kvetná 1794 per i Migliori Vini dell’Anno sono stati così assegnati: il premio Rosso dell’Anno al ‘Valtellina Superiore Sassella Rocce Rosse Riserva ’07’ dell’azienda? Ar. Pe. Pe. Il Bianco dell’Anno se lo aggiudica l’azienda I Favati con il ‘Fiano d’Avellino Pietramara ’16’. Al ‘Marcalberto Extra Brut Millesimo2mila’ dell’azienda Marcalberto va il premio Bollicine dell’Anno. Il Vino Dolce dell’Anno è il ‘Malvasia delle Lipari Passito ’16’ di Carvaglio; mentre ‘Masi’ della famiglia Boscaini è stata premiata come Cantina dell’Anno. Il premio Miglior Rapporto Qualità Prezzo lo ha vinto il ‘Romagna Sangiovese Sup. Sigismondo ’16’ figlio di un progetto speciale dell’azienda Le Rocche Malatestiane. Stefano Amerighi è stato eletto Viticoltore dell’Anno. Il premio per la Cantina Emergente è andato al gruppo calabrese Spiriti Ebbri. Il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile alla? Ferrari della famiglia Lunelli, che da anni si impegna con convinzione in questo settore. 

Come ogni anno la Guida del Gambero Rosso accanto ai vini “nobili” e economicamente impegnativi segnala in una sezione i Tre bicchieri dei vini  più convenienti ovvero sotto i 15 euro. In quest’edizione sono ben 110 le etichette che si possono trovare in enoteca entro questa somma. Si tratta di una percentuale in crescita rispetto allo scorso anno che si era attestato a quota 88 quasi il 25% dei vini in più. Un dato che fotografa la competitività qualitativa ed economica del nostro comparto vitivinicolo. Interessante notare che 23 di questi vini si possono trovare  in commercio addirittura nella fascia dei 10 euro  quindi alla portata di tutte le tasche. In questa sezione è la Toscana a guidare la classifica delle etichette più convenienti con ben 14 vini grazie all’ottima prestazione del Chianti Classico e dei Rosso di Montalcino 2015 seguita dalla Campania a 13 il Veneto a 12 l’Emilia Romagna e le Marche a 11 e Piemonte a dieci.

Ed ecco la lista dei vini sotto i 10 euro che possono figurare sulle tavole degli italiani in un ottimo rapporto costo qualità: ‘05035 rosso’ di Leonardo Bussoletti (Umbria), ‘Bardolino sp13’ di Albino Piona (Veneto), ‘Cerasuolo d’Abruzzo Fonte Cupa’ di Camillo Montori (Abruzzo), ‘Custoza superiore Amedeo’ di Cavalchina (Veneto), ‘Dolcetto di Ovada’ di Tacchino (Piemonte), ‘Erbaluce di Caluso’ del Podere Macellio (Piemonte), ‘Erbaluce di Caluso Le Chiusure’ di Benito Favaro (Piemonte), ‘Falanghina del Sannio Janare Senete’ di la Guardiense (Campania), ‘Falanghina del Sannio Svelato’ di Terre Stregate (Campania), ‘Falanghina del Sannio Taburno’ di Fontanavecchia (Campania), ‘FCO Malvasia’ di Paolo Rodaro (Friuli Venezia Giulia), ‘Friuli Grave Pinot Bianco 16’ di Vigneti Le Monde (Friuli Venezia Giulia), ‘Greco di Tufo’ di Cantine Di Marzo (Campania), ‘Lambrusco di Sorbara Leclisse’ di Gianfranco Paltrinieri (Emilia Romagna), ‘Lambrusco di Sorbara del Cristo’ di Cavicchioli (Emilia Romagna), ‘Offida Pecorino Artemisia’ di Tenuta Spinelli (Marche), ‘Reggiano Lambrusco Concerto’ di Ermete Medici & figli (Emilia Romagna), ‘Romagna Albana Secco I Croppi’ di Celli (Emilia Romagna), ‘Romagna Sangiovese Superiore Sigismondo’ di Le Rocche Malatestiane (Emilia Romagna), ‘Shimer 14’ di Baglio di Pianetto (Sicilia), ‘Soave Superiore di Castellaro’ della Cantina sociale di Monteforte d’Alpone (Veneto), ‘Verdicchio di Matelica Pretara’ di Borgo Paglianetto (Marche), ‘Vernaccia di San Gimignano Tradizionale’ di Montenidoli (Toscana).

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