Si tratta di una una scultura in gesso di quasi due metri di altezza realizzata da Jago nel 2024 e come in altre opere dell’artista, anche in questo caso Jago attinge all’iconografia classica e alla tradizione dei grandi maestri, reinterpretando il mito di Davide e Golia in chiave moderna per raccontare una storia diversa, ma sempre pregna di coraggio e rivalsa. L’iconografia è identificabile grazie alla postura fiera della donna (che richiama il celebre David di Michelangelo), dalla fionda e dalla pietra (simbolo degli ultimi capolavori di Jago) che è pronta per essere scagliata. Il progetto David è nato nel 2020 con la realizzazione a mano da parte di Jago del primo bozzetto in argilla. Da quella prima immagine Jago ha poi dato vita ad un modello in gesso, che sarà tradotto in marmo da un blocco di Carrara alto più di 4 metri.
Il museo di Jago sorge nella chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi nel rione Sanità di Napoli – di cui Don Antonio è rettore – riaperta nel 2023 dando vita a numerosi progetti di inclusione sociale e culturale, fondamentali per il territorio, anche grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo.
JAGO è uno scultore italiano nato a Frosinone nel 1987
La sua ricerca artistica fonda le radici nelle tecniche tradizionali e instaura un rapporto diretto con il pubblico mediante l’utilizzo di video e dei social network, per condividere il processo produttivo. A 24 anni è stato selezionato per partecipare alla 54a edizione della Biennale di Venezia, esponendo il busto in marmo di Papa Benedetto XVI (2009). La scultura giovanile è stata poi rielaborata nel 2016, prendendo il nome di Habemus Hominem e divenendo uno dei suoi lavori più noti. Nel 2019, in occasione della missione Beyond dell’ESA, JAGO è stato il primo artista ad aver inviato una scultura in marmo (The First Baby) sulla Stazione Spaziale Internazionale. Nel novembre 2020 realizza l’installazione Look Down, che viene collocata in Piazza del Plebiscito a Napoli, per poi essere esposta nel deserto di Al Haniyah a Fujairah (UAE). Il 1° ottobre 2021 JAGO installa la sua Pietà nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, in Piazza del Popolo (Roma) e il 12 marzo 2022 inaugura la mostra JAGO – The Exhibition presso Palazzo Bonaparte a Roma. Il 20 maggio 2023 il laboratorio nella Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi (Napoli) apre al pubblico come Jago Museum.
A svelare l’opera, Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Don Antonio Loffredo, Presidente della Fondazione San Gennaro che si occupa dei servizi aggiuntivi dello Jago Museum, sede di provenienza dell’opera.