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G7, Papa Francesco predica prudenza sull’AI e incontra Zelensky che liquida il piano Putin: “È un nazista”

Imagoeconomica

L’Intelligenza artificiale? Un “grave errore dimenticare che non è un essere umano”. La prima di Papa Francesco al G7 in Puglia è caratterizzata da parole nette sull’IA. Al vertice dei Grandi organizzato a Borgo Egnazia, infatti, oggi il pontefice è intervenuto con una visita di portata storica e, davanti alla sessione allargata del summit, ha detto: “Il vigoroso avanzamento tecnologico rende l’intelligenza artificiale uno strumento affascinante e tremendo al tempo stesso ed impone una riflessione all’altezza della situazione”. E ancora: “In tale direzione forse si potrebbe partire dalla costatazione che l’intelligenza artificiale è innanzitutto uno strumento. E viene spontaneo affermare che i benefici o i danni che essa porterà dipenderanno dal suo impiego”.

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Papa Francesco sull’IA: “Strumento affascinante e tremendo”

“Di fronte ai prodigi delle macchine, che sembrano saper scegliere in maniera indipendente, dobbiamo avere chiaro che all’essere umano deve sempre rimanere la decisione, anche con i toni drammatici e urgenti con cui a volte questa si presenta nella nostra vita. Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse e sulla loro vita condannandole a dipendere dalle scelte delle macchine”, aggiunge il Pontefice, secondo il quale “abbiamo bisogno di garantire e tutelare uno spazio di controllo significativo dell’essere umano sul processo di scelta dei programmi di intelligenza artificiale. Ne va della stessa dignità umana”.

“Molti di noi sono rimasti colpiti dalle applicazioni facilmente disponibili on-line per comporre un testo o produrre un’immagine su qualsiasi tema o soggetto. Particolarmente attratti da questa prospettiva sono gli studenti che, quando devono preparare degli elaborati, ne fanno un uso sproporzionato”.

In questo modo però, avverte, “non solo si corre il rischio di legittimare le fake news e di irrobustire il vantaggio di una cultura dominante, ma di minare altresì il processo educativo in nuce. L’educazione che dovrebbe fornire agli studenti la possibilità di una riflessione autentica rischia di ridursi a una ripetizione di nozioni, che verranno sempre di più valutate come inoppugnabili, semplicemente in ragione della loro continua riproposizione”.

Zelensky: “Il nuovo nazismo ha il volto di Putin”

Intanto, parlando a Sky TG24 il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in risposta a una domanda sulla proposta di pace presentata da Putin, ha dichiarato: “Cosa posso dire, questi messaggi sono messaggi di ultimatum, non hanno nulla di diverso dagli ultimatum che ha fatto prima. Noi vediamo attualmente una rinascita del nazismo. È una nuova ondata di nazismo, perché è un nazismo russo. Quello che dichiara Putin è che noi dovremmo ridare una parte dei nostri territori occupati, ma anche quelli non occupati. Lui dice che si fermerà e non ci sarà un conflitto congelato. Sono gli stessi messaggi che mandava Hitler, non sono neanche passati 100 anni da quando chiedeva solo una parte della Cecoslovacchia dicendo che si sarebbe poi fermato. Sono bugie storiche. Poi c’è stata la Polonia e poi l’occupazione di tutta Europa. Voi sapete che questa ondata di nazismo non si ferma mai perché Putin è arrivato anche in Africa, è arrivato in diversi punti della terra. Ecco perché non dobbiamo fidarci di questi messaggi, perché Putin oggi parla di quattro regioni, prima parlava di Crimea e Donbass. Voglio ricordare che nel 2014 quando è iniziata l’occupazione della Crimea si parlava solo di Crimea e Donbass. Oggi si parla di quattro regioni ucraine che lui considera russe. Non gli importa nulla di ciò che accade alle persone e ai suoi militari, questa è la nuova faccia del nazismo e io sono assolutamente sicuro di questo, perché ci sono alcuni scettici nel mondo che dicono ‘non è proprio nazismo’ perché ancora quell’ondata non è iniziata. Io ritengo che non dobbiamo aspettare la nuova ondata, perché il nazismo è già arrivato e adesso ha il volto di Putin”.

G7, incontro tra Papa Francesco e Zelensky

“Ho incontrato il Papa e l’ho ringraziato per le sue preghiere per la pace in Ucraina, la sua vicinanza spirituale al nostro popolo e gli aiuti umanitari per gli ucraini”. Lo scrive su X Volodymyr Zelensky dopo aver incontrato Francesco a margine del G7 di Borgo Egnazia. “Ho informato il Papa delle conseguenze dell’aggressione russa, del suo terrore aereo e della difficile situazione energetica. Abbiamo discusso della Formula della Pace, del ruolo della Santa Sede nello stabilire una pace giusta e duratura e delle aspettative per il Vertice sulla Pace Globale”, ringraziandolo per la partecipazione della Santa Sede al summit.

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