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G7, Mattarella ai leader: “Riapparsi gli antichi fantasmi”. Accordo su asset russi con 50 miliardi di aiuti a Kiev. Papa Francesco al vertice

Imagoeconomica

G7, c’è l’Ucraina al centro del primo giorno del vertice dei Grandi in Italia. Accordo sugli asset russi: 50 miliardi di dollari di aiuti a Kiev. “Non è una confisca”, dice la premier Giorgia Meloni. Poi Joe Biden e Volodymyr Zelensky firmano un accordo sulla sicurezza. “Solo con il nostro sostegno l’Ucraina può resistere”, sottolinea il presidente americano. E il numero uno di Kiev confida nel fatto che l’intesa apra la strada ‘”all’integrazione dell’Ucraina nella Nato“. A Borgo Egnazia, Biden si presenta in ritardo in mattinata, facendo aspettare Meloni e gli altri leader. A sera – affaticato per “troppi impegni”, fa sapere la Casa Bianca – salta la cena offerta da Sergio Mattarella a Brindisi. “Antichi fantasmi riappaiono nel mondo. Non si può ignorare il neoimperialismo russo”, sono le parole pronunciate dal presidente della Repubblica. Oggi la storica partecipazione al G7 di Papa Francesco che sarà impegnato in dieci incontri bilaterali.

Mattarella: “Riappaiono vecchi fantasmi”

“Rispetto all’incontro del G7 che la Repubblica italiana ha presieduto sette anni fa, a Taormina, il contesto internazionale è profondamente mutato. Oggi registriamo che il crescente processo di interdipendenza promosso dalla globalizzazione è bruscamente venuto meno, unitamente alla spinta verso valori e obiettivi globalmente condivisi. Antichi fantasmi sono riapparsi e il linguaggio della cooperazione, e della costruzione di regole di convivenza internazionali rispettose dei popoli, viene messo a dura prova, lasciando il posto a crescenti tensioni geopolitiche, quando, purtroppo, non a conflitti”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione della cena offerta ai capi di Stato e di Governo e alle personalità partecipanti al vertice del G7.

“L’ambizione di nuovi attori di giocare un ruolo più profilato – ha proseguito Mattarella – interpella la capacità della comunità internazionale – e in essa del G7- di promuovere processi positivi orientati alla pace e allo sviluppo. Per taluno -ha sottolineato ancora il capo dello Stato- si tratta di procedere alla realizzazione comunque -spesso in modo affannoso – di nuovi assetti internazionali, nella presunzione che saranno più vantaggiosi per sè di quelli raggiunti nei decenni che hanno fatto seguito alla Seconda guerra mondiale mentre, spesso, aprono, invece, spazi a insidie di neo-colonialismi se non di neo-imperialismi“.

G7, accordo raggiunto su asset russi

Il summit di Borgo Egnazia, che ha accolto il leader ucraino nella prima giornata dei lavori, ha rinnovato il patto per il sostegno politico, militare ed economico a Kiev dopo quasi due anni e mezzo di guerra. Gli Stati Uniti, sponsor principale di Kiev, questo sostegno lo hanno blindato, con un ambizioso accordo di sicurezza decennale, firmato da Biden e Zelensky. Anche gli europei hanno fatto la loro parte e hanno detto sì ad un prestito da 50 miliardi per finanziare la resistenza del Paese invaso, utilizzando come garanzia i profitti degli asset russi congelati nei loro istituti. Lo schema, dunque, è quello di concedere un sostegno finanziario aggiuntivo all’Ucraina di circa 50 miliardi di dollari entro fine anno con un sistema di prestiti, garantiti dai proventi dei beni russi congelati. Ai tecnici adesso spetterà delineare come rendere fattibile dal punto di vista giuridico e operativo, questo piano. “Non si tratta di una confisca ma di profitti che maturano”, ha chiarito Meloni, dicendosi comunque “fiera” per un “risultato non scontato”. Le hanno fatto eco Ursula von der Leyen e Olaf Scholz, che hanno parlato di “un segnale forte Putin” e di “passo storico”.

I nuovi aiuti militari saranno anche il piatto forte del nuovo accordo di sicurezza Washington-Kiev. Un’intesa che nelle intenzioni rappresenta un ulteriore salto di qualità rispetto al già generosissimo contributo americano alla causa ucraina. In particolare gli Usa riconoscono per la sicurezza dell’Ucraina può essere garantita dotandola di una forza militare significativa, capacità solide e investimenti sostenuti nella sua base industriale di difesa che siano coerenti con gli standard della Nato. E l’impegno americano in questa direzione sarà sostanziale per i prossimi dieci anni. Lo ha evidenziato Biden, in conferenza stampa con Zelensky, alla fine della giornata: “Solo con il nostro sostegno Kiev può resistere”, ha detto mentre il leader ucraino ha parlato di “una giornata storica”. Zelensky in Puglia ha incassato anche un’intesa bilaterale con il premier giapponese Fumio Kishida, che prevede 4,5 miliardi di dollari da Tokyo solo quest’anno, e un impegno decennale.

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