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G7 Hiroshima: Zelensky è in Giappone, incassa il successo sugli F16 e prepara incontri con Lula e Modi. Focus sulla Cina

“Oggi la pace diventa più vicina” ha detto Z|elensky al suo arrivo in Giappone al G7 Hiroshima. Meloni incontra Macron

G7 Hiroshima: Zelensky è in Giappone, incassa il successo sugli F16 e prepara incontri con Lula e Modi. Focus sulla Cina

Il presidente ucraino Volodimir Zelensky è arrivato al G7 Hiroshima in Giappone. E si prepara a incontri e confronti il giorno dopo avere incassato il via libera Usa alla consegna di F16 da parte degli alleati europei. È il secondo giorno del summit che sarà allargato anche a India, Brasile, Australia, Indonesia, Korea, Vietnam e alle Comore in qualità di presidente di turno dell’Unione africana. La premier Giorgia Meloni, invece, anticiperà il rientro in Italia a causa dell’emergenza per l’alluvione in Emilia Romagna. Meloni ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron, dopo le tensioni Francia-Italia delle scorse settimane. Ma l’attenzione è ancora tutta sul presidente ucraino, protagonista di un tour diplomatico eccezionale, partito dalle capitali europee, passato da Gedda e dagli incontri al summit della Lega Araba e ora approdato in Giappone.

G7 Hiroshima: Zelensky è in Giappone, ci sono anche Modi e Lula

“Giappone. G7. Importanti incontri con partner e amici dell’Ucraina. Sicurezza e cooperazione rafforzata per la nostra vittoria. Oggi la pace diventerà più vicina”: così Zelensky ha twittato arrivando al G7 Hiroshima in Giappone.

Il Tweet del presidente Zelensky

Il presidente ucraino incassa importanti successi e parteciperà, afferma una nota ufficiale del ministero degli Esteri giapponese, ad una sessione sull’Ucraina con i leader del G7 il 21 maggio, l’ultimo giorno del vertice. Non solo, il ministero aggiunge che il presidente ucraino “parteciperà anche come ospite alla sessione sulla pace e la stabilità con i capi di Stato e di governo del G7 e i leader dei paesi invitati”. Con l’occasione, conclude la nota, si terrà inoltre a Hiroshima un incontro bilaterale tra il premier Fumio Kishida e lo stesso Zelensky. Insomma, uno sforzo diplomatico enorme che sta portando importanti successi al leader ucraino, che avrà l’occasione di incontrare nella sessione plenaria anche l’indiano Modi e il brasiliano Lula, due Paesi che non si sono allineati all’Occidente e che sulla guerra Russia-Ucraina hanno finora sostenuto la Cina e tenuto le porte aperte alla Russia. La delegazione brasiliana ha confermato il possibile incontro Lula-Zelensky.

Ma il più importante successo per Zelensky al momento, è il via libera ottenuto sugli F16.

G7 Hiroshima: via libera Usa agli F16 in Ucraina

Joe Biden ha fatto sapere venerdì mattina che non si opporrà alla consegna di caccia da parte degli alleati europei, aggiungendo che anche gli Usa assisteranno la formazione dei militari di Kiev incaricati di impiegarli. E la conferma dallo staff diplomatico Usa è arrivata nella serata di ieri, dopo una giornata segnata dal duro comunicato G7 sulla guerra in Ucraina e dall’annunciata decisione di nuove sanzioni alla Russia.

“Gli F-16 non servono alla prossima controffensiva ucraina, ma a mettere Kiev in condizione di difendersi e prevenire altre aggressioni in futuro”. Così il consigliere per la sicurezza nazionale americano Jake Sullivan ha spiegato la decisione di dare via libera alla consegna dei caccia da parte degli alleati europei, aiutando l’addestramento dei piloti. L’Ucraina chiedeva da tempo il rilascio degli F16 per sostenere la difesa dei territori occupati dalla Russia e la pressione europee è riuscita a fare breccia sugli Usa. Olanda, Belgio, Danimarca e Norvegia ne hanno oltre 125 che stanno sostituendo con F35 e potrebbero consegnarli rapidamente. La Gran Bretagna ha già deciso di addestrare i piloti ucraini e ora anche gli Usa si sono detti pronti a farlo. 

G7 Hiroshima: il focus è sulla Cina

Il G7 ha chiesto alla Cina di “fare pressioni sulla Russia affinché fermi la sua aggressione militare”. Allo stesso tempo, il G7 si è opposto a quella che ha definito la volontà della Cina di  ”militarizzare” l’Asia e il Pacifico. Ma nel summit di oggi sarà centrale la posizione dei grandi sulla Cina e gli aiuti all’Ucraina suonano come un chiaro monito a Pechino sulla vicenda di Taiwan.

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