Lecco ospita la mostra Futuristi. Una generazione all’avanguardia, fino al 18 giugno 2023. L’esposizione, curata da Simona Bartolena, pone l’accento sul futurismo attraverso le opere dei suoi più celebri rappresentanti, da Giacomo Balla a Luigi Russolo, da Gino Severini a Enrico Prampolini, da Filippo Tommaso Marinetti ad Antonio Sant’Elia, da Fortunato Depero a Tullio Crali. Il percorso è suddiviso in sette capitoli e si apre con la sezione che ripercorre le origini del movimento, a partire dal 20 febbraio 1909 quando nel quotidiano francese Le Figaro, Filippo Tommaso Marinetti pubblicò un articolo intitolato Le Futurisme dove con provocazione vedeva la necessità di una rivoluzione, per distruggere ogni “passato” e per lasciare spazio al “nuovo”.
Il Futurismo e il primo conflitto bellico mondiale
Una splendida tela dedicata a Francesco Baracca di Plinio Nomellini offre l’occasione per riflettere sul rapporto dell’avanguardia futurista con il movimento del Divisionismo.
Un interessante approfondimento è riservato al linguaggio offerto dalle opere di autori quali Giacomo Balla e con una parentesi dedicata agli astrattisti quali Manlio Rho, Mario Radice e Carla Badiali e al loro rapporto con Marinetti.
La mostra include anche lavori di Depero e Russolo. Focus sull’avanguardia
Il Futurismo fu un movimento dove l’arte si apriva a un dialogo con le altre forme espressive, dal cinema alla letteratura, dalla musica al teatro, dalla cucina alla moda, pubblicando tra il 1909, data della fondazione del gruppo, e il 1916, oltre cinquanta manifesti che si occupano dei più diversi linguaggi. Particolare attenzione sarà dedicata alla ricerca di Fortunato Depero e al suo rapporto con Campari e di Luigi Russolo del quale saranno esposti gli Intonarumori di Luigi Russolo.
La rassegna si chiude esaminando l’evoluzione dell’Avanguardia futurista, così come si è sviluppata negli anni trenta del Novecento e dove tra le diverse correnti nate in questo periodo si distingue quella dell’Aerofuturismo, nata dalla passione per il volo aereo, e quella della visione “cosmica” con opere di autori quali Tullio Crali, Gerardo Dottori, Giulio D’Anna, Fillìa, Thayaht, Alessandro Bruschetti, Barbara e altri.