Martedì 11 gennaio si terranno le assemblee straordinarie di Enel e di Enel Green Power chiamate ad approvare il progetto di fusione fra le due società.
Inoltre, dalla relazione del Cda Enel predisposta in vista dell’assemblea emerge che l’azienda si è riservata la facoltà di superare il limite dei 300 milioni di euro per rimborsare i soci di Enel Green Power che non aderiranno all’operazione di concambio volta a riportare le attività estere nelle rinnovabili all’interno del gruppo.
L’efficacia della scissione, come aveva annunciato la società, “è subordinata alla circostanza che il valore di liquidazione complessivo delle azioni Enel Green Power in relazione alle quali dovesse essere validamente esercitato il diritto di recesso e il diritto di vendita non sia superiore a euro 300.000.000”.
Tuttavia, il documento precisa che la condizione sospensiva “si intenderà ugualmente realizzata anche in caso di superamento del limite sopra indicato qualora Enel dichiari la sua intenzione di procedere all’acquisto di tutte le azioni per le quali sono stati esercitati i diritti”.
