Duecentocinquantamila persone in piazza San Pietro e 150 mila lungo la strada percorsa dal feretro – tumulato nella Basilica di Santa Maria Maggiore – hanno dato l’ultimo saluto a Roma a Papa Francesco. Al funerale, 220 cardinali e i grandi delle Terra assieme a quel popolo, il “popolo di Bergoglio”, che ha voluto rendergli omaggio affollando via della Conciliazione e tutta l’area del Vaticano. Di fatto, un pontefice tra la gente. Una giornata per molti versi “storica”, caratterizzata dal faccia a faccia tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky: un incontro a due, tra le navate della Basilica di San Pietro, catturato in una foto carica di speranza che ha segnato questo sabato 26 aprile. Due presidenti che parlano di pace mentre stanno per iniziare le esequie di un Papa che per la pace tanto si è speso.
Funerali Papa Francesco: il mondo a San Pietro per l’addio
Iconica, nella sua geometria, anche la foto scattata dall’alto della piazza di San Pietro, al cui centro è stata portata la bara di Francesco: da un lato svetta il colore rosso porpora (è lì che sono seduti i cardinali), dall’altro domina il colore scuro (dove si ritrovano i leader del mondo). È su quella piazza che stamattina gli occhi del pianeta hanno voluto convergere. Imponenti le misure di sicurezza messe a punto per l’occasione: la macchina organizzativa ha funzionato bene e alla fine, tutto si è svolto come da aspettative.
Funerali Papa Francesco: l’omelia
Toccante l’omelia pronunciata sul sagrato dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio: “La decisione di prendere il nome Francesco apparve subito come la scelta di un programma e di uno stile su cui egli voleva impostare il suo Pontificato, cercando di ispirarsi allo spirito di San Francesco d’Assisi“. Re ha ricordato che quando il cardinale Bergoglio, il 13 marzo del 2013, fu eletto dal Conclave a succedere a Papa Benedetto XVI, “aveva alle spalle gli anni di vita religiosa nella Compagnia di Gesù e soprattutto era arricchito dall’esperienza di 21 anni di ministero pastorale nell’Arcidiocesi di Buenos Aires, prima come Ausiliare, poi come Coadiutore e in seguito, soprattutto, come Arcivescovo”.
Applausi dei fedeli nei passaggi dell’omelia in cui il cardinale Re ha ricordato nel Pontificato di Bergoglio l’impegno a creare “ponti e non muri“: “Ha scelto di donarsi fino all’ultimo”, ha detto Re ricordando l’ultimo bagno di folla nel giorno di Pasqua a San Pietro.
Poi, ancora tra gli applausi, Re ha voluto chiosare: “In unione spirituale con tutta la cristianità siamo qui numerosi a pregare per Papa Francesco perché Dio lo accolga nell’immensità del suo amore. Papa Francesco soleva concludere i suoi discorsi ed i suoi incontri personali dicendo: ‘Non dimenticatevi di pregare per me’. Ora, caro Papa Francesco, chiediamo a Te di pregare per noi e ti chiediamo che dal cielo Tu benedica la Chiesa, benedica Roma, benedica il mondo intero, come domenica scorsa hai fatto dal balcone di questa Basilica in un ultimo abbraccio con tutto il popolo di Dio, ma idealmente anche con l’umanità che cerca la verità con cuore sincero e tiene alta la fiaccola della speranza”.
Funerali Papa Francesco: applausi al corteo funebre
Terminata la messa, migliaia di persone si sono riversate nelle strade per dare l’ultimo saluto a Francesco. Lungo il tragitto del corteo funebre la gente si è accalcata dietro le transenne. Un lungo applauso ha accompagnato il tragitto per le strade di Roma, fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Immancabili i telefonini per immortalare il momento. Tantissime anche le persone affacciate alle finestre. Davanti alla basilica mariana l’incontro con migranti, rifugiati, detenuti e clochard.
Funerali Papa Francesco: la tumulazione a Santa Maria Maggiore
Alle ore 13 ha avuto inizio il rito della Tumulazione del feretro del Romano Pontefice nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Il rito si è svolto secondo le prescrizioni dell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, presieduto dal cardinale camerlengo, alla presenza dei cardinali, dei vescovi e dei canonici e penitenzieri previsti nella Notificazione dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche e dei familiari del Papa defunto, e si è concluso alle ore 13.30.
Sono stati impressi i sigilli sulla bara di Papa Francesco, l’ultimissimo rito prima della deposizione della stessa nella tomba. Ad imprimere i sigilli è stato il cardinale Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della basilica di Santa Maria Maggiore.
Funerali Papa Francesco: il saluto di Ursula von der Leyen
“Papa Francesco ha costruito ponti. Possiamo percorrerli”. Lo ha scritto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen su X pubblicando un video dei funerali. “Oggi ci riuniamo per onorare un uomo che ha guidato il suo popolo con gentilezza, forza pacifica e compassione. Sua Santità Papa Francesco ci ha ricordato che l’amore deve arrivare fino ai margini e ha abbracciato i meno fortunati. Gli sfollati. I dimenticati. I senza voce. Ci ha invitato a prenderci cura gli uni degli altri e della Terra che tutti condividiamo. La sua eredità è fatta di misericordia, giustizia e speranza. Continuerà a illuminare la via”.