“Dare un nuovo impulso allo Small Business Act”, legge a sostegno della crescita e dell’innovazione delle Pmi, attraverso un maggior ruolo europeo – soprattutto in chiave economico-finanziaria – e un maggior impegno nazionale – soprattutto dal punto di visto legislativo. Queste, in sintesi, le richieste avanzate da Rete Imprese Italia nel corso dell’audizione informale sul riesame dello Small Business Act in commissione Attività produttive della Camera. Come spiega Cesare Fumagalli, segretario generale di Confartigianato (l’associazione che detiene la presidenza di turno di Rete Imprese Italia), “la situazione economica esige che si presti particolare attenzione alle necessità di finanziamento delle piccole e medie imprese, ma a tal proposito occorre sottolineare la attuale debolezza degli interventi predisposti dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) in termini di soggetti beneficiari raggiunti”.
A livello comunitario mancano quindi finanziamenti, mentre a livello nazionale servono pronti interventi normativi. Per permettere la promozione dell’imprenditorialità, continua Fumagalli, “Rete Imprese Italia ritiene che sia necessaria un’accelerazione nell’attuazione delle misure già previste e una celere approvazione di quelle in fase di definizione alle quali auspichiamo che, tanto il Governo quanto il Parlamento italiano, vogliano e possano attivamente contribuire”. E a proposito di quadro normativo serve “semplificazione legislativa”, sottolinea il rappresentante di Rete Imprese Italia, che chiede con forza di “creare le condizioni per migliorare l’accesso al mercato delle Pmi”.
In sintesi, ribadisce Fumagalli, occorre “dare un nuovo impulso allo Small Business Act”, fermo restando che “gli obiettivi principali di questa legge sono: legiferare con intelligenza, garantire l’accesso al finanziamento delle piccole e medie imprese, sfruttare pienamente i benefici offerti dal mercato unico e promuovere l’imprenditorialità”.
Allegati: Riesame_dello_small_business_act_per_l’Europa.pdf