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FtseMib e Dow Jones oltre quota 22 mila: a Milano sprint di assicurazioni e banche

Sia l’indice italiano che quello di Wall Street corrono e scavalcano la soglia psicologica dei 22 mila punti base – Irma fa meno danni del previsto e le assicurazioni riacquistano sprint in Borsa – Ma a Milano sono ok anche le banche e Exor – Boom di Fincantieri che fiuta l’accordo con i francesi

FtseMib e Dow Jones oltre quota 22 mila: a Milano sprint di assicurazioni e banche

Piazza Affari vola ai massimi da dicembre 2015 e chiude in rialzo dell‘1,64%, superando largamente quota 22.000 punti, come non accadeva da un mese (22.134). Il listino, dopo un’apertura positiva, prende il largo con il dato sulla produzione industriale a luglio 2017, aumentata dello 0,1% rispetto a giugno e del 4,4% rispetto a luglio 2016 nei dati corretti per gli effetti di calendario. Un risultato superiore alle attese e che fa ben sperare per il Pil del terzo trimestre. 

A trascinare Milano e complessivamente le Borse europee e americane in questa giornata sono però soprattutto i titoli assicurativi (Unipol +6,7%), dopo la grande paura dell’uragano Irma, che ha causato danni in Florida, ma meno del previsto e grazie al weekend tranquillo in Corea del Nord.  Insomma “passata è la tempesta”, almeno per ora: Madrid +1,91%; Francoforte +1,39%; Parigi +1,24%; Londra +0,49%. Wall Street apre intonata e continua a scambiare ampiamente in territorio positivo. Il Dow Jones, a poche ore dall’avvio, torna oltre la soglia psicologica dei 22.000 punti.

Tonici i tecnologici: piovono acquisti su Apple, che domani dovrebbe presentare il nuovo iPhone, quello del decennale, nel corso di un evento a Cupertino, in California. Risulta ben comprata Alphabet (Google), che farà appello contro la multa dell’Unione europea da 2,2 miliardi di euro per violazione delle leggi antitrust. Il dollaro recupera terreno nei confronti delle principali valute. L’euro, osservato speciale della Bce in questa fase, perde lo 0,4% e il cross scende a 1,98. Il clima riduce l’appeal dell’oro, che resta in ogni caso ben oltre i 1300 dollari l’oncia, a 1332,865, ma perde l‘1,03%. Petrolio a due facce: Brent in calo -0,11%, 53,5 dollari al barile; Wti in crescita +0,59%, 47,76 dollari.

Seduta positivaper i Bond: il rendimento del decennale italiano scende a 2,03%; lo spread con il Bund si riduce dell‘1,23%, a 169.30 punti base.

Tornando all’azionario: Unipol recupera gran parte delle perdite degli ultimi tre mesi, scaldandosi al sole del settore a livello globale, ma anche grazie alla promozione da ‘neutral’ a ‘outperform’ da parte di Mediobanca con target price a 4,9 euro. In vetta anche Unipolsai +3,15%.

Riprendono quota Exor, +4,18%; Finecobank +3,67%. Brillante Saipem +3,34% con il giudizio ‘buy’ di Hsbc che valuta il titolo a 4,4 euro. Regina delle banche è Ubi +3,45%.

Sulla sponda opposta del listino si ferma Leonardo, -0,07%, unico titolo in rosso sul Ftse Mib. Poco mossi Tenaris +0,09%; Italgas +0,29%; Eni +0,3%; Recordati +0,41%. Fuori da paniere principale Fincantieri +4,82%, festeggia una commessa da 310 milioni per Silversea Cruises e il crescente ottimismo per un‘intesa tra Italia e Francia su Stx France.

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