Anche la Cina viene colpita dal famoso credit crunch: l’avvio di settimana volatile per i listini asiatici si spiega infatti con le difficoltà dell’economia cinese, colpita dall’improvvisa carestia del credito. La banca centrale manda segnali tranquillizzanti, ma Goldman Sachs taglia le stime sulla seconda economia del pianeta, sottolineando la gravità della crisi bancaria che sta interessando anche Pechino e dintorni. E come osserva il Financial Times, il livello del credito è lontanissimo dal boom del 2009, e una severa stretta creditizia potrebbe scatenare un forte calo degli investimenti, accentuare il già rilevato rallentamento della crescita e portare ulteriore instabilità del settore finanziario e bancario. Stamane intanto a Hong Kong la Industial & Commercial Bank, la seconda banca cinese per asset, ha perduto il 2,4%; a giugno i titoli dell’istituto hanno chiuso con il segno più in una sola occasione. La Borsa di Hong Kong perde attorno all’1,5%, Shanghai è sotto del 3%.
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