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Fsi e Qatar Holding, joint venture da 2 miliardi per il made in Italy

La nuova società si chiamerà Iq Made in Italy Venture e “investirà nelle società italiane che operano in alcuni settori del Made in Italy: alimentare e distribuzione alimentare, moda e lusso, arredamento e design, turismo, stile di vita, tempo libero”.

Fsi e Qatar Holding, joint venture da 2 miliardi per il made in Italy

Nasce una joint venture tra il Fondo strategico italiano (Fsi) e la Qatar Holding. La controllata dalla Cassa depositi e prestiti e la società dell’emirato hanno firmato un accordo per la creazione di “Iq Made in Italy Venture”, dotata di 300 milioni di euro iniziali. Il capitale complessivo potrà arrivare fino a due miliardi e “sarà versato pariteticamente da Fsi e Qh nel corso dei primi quattro anni”.

Iq Made in Italy Venture, spiega Fsi, “investirà nelle società italiane che operano in alcuni settori del Made in Italy: alimentare e distribuzione alimentare, moda e lusso, arredamento e design, turismo, stile di vita, tempo libero“. Sono settori “che rappresentano l’eccellenza italiana, contribuiscono in misura determinante alle esportazioni e presentano diverse aziende di elevata qualità, con un significativo potenziale di crescita e di espansione internazionale”.

La joint venture “investirà in aziende leader, creando valore attraverso diverse leve, incluso il consolidamento settoriale e la trasformazione attraverso la crescita, anche internazionale. Combinando la conoscenza locale di Fsi con la portata globale e la conoscenza del settore di Qh, la joint venture italo-qatarina sarà in grado di fornire alle aziende un insieme unico di competenze, potenziandone i processi di crescita”.

Iq Made in Italy Venture sarà gestita da Fsi e Qh con una governance paritetica. L’accordo, conclude la società controllata dalla Cdp, “è stato raggiunto grazie alle eccellenti relazioni tenute in occasione della visita del primo ministro Mario Monti in Qatar ed è una delle iniziative che appartengono a un quadro di cooperazione tra il Qatar e l’Italia”.

“Questo primo accordo con i grandi investitori dei paesi del Golfo è di grande importanza per tutto il gruppo Cdp – ha commentato il presidente della Cdp, Franco Bassanini -, anche perché potrà favorire il perfezionamento di altri accordi di co-investimento sia con il Fondo strategico italiano sia con altri strumenti del gruppo. Inoltre, rafforza il posizionamento della Cdp come investitore di mercato di lungo termine sui mercati internazionali”.

“Siamo molto soddisfatti dell’accordo con un partner di elevata qualità – ha sottolineato Giovanni Gorno Tempini, amministratore delegato della Cdp e presidente di Fsi -. La joint venture per il Made in Italy dimostra come alcuni settori dell’economia italiana possano essere molto attraenti per quegli investitori stranieri che ne intravedono il potenziale di crescita, consolidamento ed espansione internazionale”.

“Oltre alla significativa potenza di fuoco in termini di capitale disponibile – ha aggiunto l’ad di Fsi, Maurizio Tamagnini – la joint venture mette insieme due partner con competenze complementari. Questa combinazione può offrire a molte imprese italiane opportunità concrete di trasformazione e creazione di valore”. Inoltre, “l’accordo conferma come, a breve tempo dal suo avvio, Fsi sia diventato un partner molto credibile nel settore italiano del private equity, anche per i grandi investitori internazionali come Qatar Holding”.

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