Il gruppo Ferrovie dello Stato archivia il 2016 con risultati record e lavora per approdare in Borsa all’inizio del 2018. Il bilancio dell’anno scorso, approvato oggi dal Cda, si è chiuso con un utile netto di 772 milioni di euro, in crescita del 66,4% rispetto al 2015. Bene anche l’ebitda, a 2,3 miliardi (+16,1%) e i ricavi operativi, saliti a 8,93 miliardi (+4%) anche grazie a cessioni di asset concluse lo scorso anno. Il dividendo per il Tesoro ammonta a 300 milioni di euro.
Sul fronte degli investimenti “siamo il primo gruppo nel Paese – ha detto l’amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, presentando a Roma i risultati – Nel 2016 siamo arrivati a 5,9 miliardi di euro, con un aumento di circa due miliardi, ovvero il 50%, rispetto al dato del 2014. Di questi 5,9 miliardi, quattro sono destinati agli investimenti di Rfi”.
Sulla quotazione in Borsa, ha spiegato ancora Mazzoncini, “non c’è stata alcuna divergenza con il Governo. Non ci stiamo ponendo ora il tema perché non abbiamo ancora newco da quotare e con i tempi arriveremo sicuramente a inizio 2018. È molto probabile che sarà un futuro Governo a prendere la decisione definitiva, ma solo perché a quel punto saremo legislatura”.
La chiusura dell’operazione di incorporazione di Anas in Fs, invece, potrebbe avvenire già a ottobre: “Pensiamo di procedere velocemente – ha chiarito l’Ad – Avevamo chiesto due condizioni: la prima riguarda il nuovo contratto di servizio tra l’Anas e il ministero sull’effettivo utilizzo delle infrastrutture per l’uscita dell’Anas dalla pubblica amministrazione, e questo potrebbe avvenire già nel Cipe della prossima settimana; la seconda è una perizia sul contenzioso rimanente per non generare poi minusvalenze. A breve daremo l’incarico per la perizia e la mia opinione è che per ottobre si possa fare il passaggio”.
Quanto agli altri numeri del bilancio, i ricavi da servizi di trasporto hanno raggiunto quota 6,38 miliardi, con una crescita complessiva dei margini industriali pari a 29 milioni di euro rispetto al 2015. La posizione finanziaria netta si attesta a 6,76 miliardi, allineata ai valori di fine 2015, mentre i costi operativi sono sostanzialmente stabili (+0,4%). L’ebit passa da 644 a 892 milioni, con un incremento del 38,5% e un ebit margin del 10%. La presidente di Fs, Gioia Ghezzi, ha sottolineato che con il bilancio 2016 il gruppo annuncia “risultati positivi per il nono anno di fila”.
La principale società del gruppo, Trenitalia, ha realizzato ricavi operativi per quasi 5,5 miliardi, con un utile netto di 117 milioni, mentre Rfi ha fatto registrare ricavi per oltre 2,5 miliardi e un utile netto di 181 milioni. Bene anche Italfer, con ricavi per 173 milioni e un utile di 8 milioni, mentre il gruppo Busitalia ha realizzato 354 milioni di ricavi e un utile netto di 6 milioni.
Proprio tramite quest’ultima controllata, Fs sta partecipando “a una gara in Olanda per un’azienda di trasporto su gomma che si chiama Qbuzz”, ha annunciato Mazzoncini, confermando che l’espansione del gruppo all’estero “va avanti”.