Ferrovie dello Stato Italiane ha stipulato una nuova linea di credito committed e revolving con un sindacato composto da nove banche. Si tratta della più grande operazione finanziaria mai realizzata da Fs, spiega una nota, progettata per supportare le sue necessità finanziarie per i prossimi tre anni.
Il prestito è stato strutturato come un prodotto “Sustainability Linked”, il che significa che il tasso d’interesse e altri costi dipenderanno dal raggiungimento di obiettivi specifici legati alla sostenibilità. Tra questi obiettivi figurano il rispetto della tassonomia dell’Unione Europea per gli investimenti, l’efficienza energetica e l’aumento della percentuale di donne nell’organico aziendale.
Le banche
L’accordo è stato concluso con un sindacato di nove istituti finanziari di primo piano, tra cui Banca Popolare di Sondrio, Bnl-Bnp Paribas, Bper, CaixaBank, Cassa depositi e prestiti, Crédit Agricole Cib, Ing, Intesa Sanpaolo – Divisione Imi/Cib e Unicredit. Questa selezione è avvenuta dopo una competitiva gara tra le banche, mirata a garantire la migliore soluzione di liquidità per Ferrovie dello Stato Italiane entro il primo semestre del 2024.
L’operazione è stata guidata da Bnp Paribas, Bper, CaixaBank, Cdp, Crédit Agricole Cib, Intesa Sanpaolo – Divisione Imi/Cib e Unicredit come “underwriters & mandated lead arrangers”. Banca Popolare di Sondrio e Ing hanno agito come “co-lead managers”, mentre Intesa Sanpaolo ha svolto il ruolo di “Banca Agente”. Inoltre, Bnp Paribas, Crédit Agricole Cib, Intesa Sanpaolo – Divisione Imi/Cib e Unicredit hanno collaborato come “Sustainability Coordinators”, enfatizzando l’impegno di Ferrovie dello Stato Italiane verso la sostenibilità.