Questa mattina, alla Stazione di Roma Termini, l’equipaggio internazionale della Missione Spaziale Axiom-3 è salito a bordo del Frecciarossa, il treno ad Alta Velocità di Trenitalia (Gruppo Fs), per dare il via al loro Post Flight Tour. L’iniziativa, che si colloca nell’ambito di una collaborazione tra l’Aeronautica Militare italiana e Trenitalia, è un simbolo di innovazione e sostenibilità, con obiettivi comuni che guardano al futuro.
Prima della partenza, si è svolto un incontro tra Maria Luisa Grilletta di Trenitalia, il Generale Giandomenico Taricco e l’astronauta Colonnello Walter Villadei. Durante il colloquio, sono stati sottolineati gli obiettivi condivisi tra Trenitalia e l’Aeronautica Militare, riassunti nel claim “Insieme per il futuro”.
Frecciarossa: il simbolo della mobilità sostenibile
La scelta del Frecciarossa da parte dell’equipaggio di Axiom-3 non è casuale. Il treno rappresenta infatti un’icona di sostenibilità, grazie all’uso di tecnologie avanzate volte a ridurre al minimo l’impatto ambientale. Il Frecciarossa 1000, primo treno ad Alta Velocità al mondo a ottenere la certificazione di impatto ambientale (Epd), è progettato con materiali leggeri e motori elettrici di ultima generazione che permettono una riduzione del consumo energetico fino al 30% rispetto ai modelli precedenti.
Inoltre, la continua ricerca tecnologica ha portato alla realizzazione di modelli ancora più sostenibili: la nuova generazione di Frecciarossa avrà una riciclabilità del 97,1%, migliorando ulteriormente il 94% dell’attuale versione.
La missione Ax-3: un ponte tra spazio e Terra
Il Colonnello Walter Villadei, protagonista della missione Axiom-3, ha trascorso 21 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale conducendo importanti esperimenti scientifici. Gli studi hanno consentito all’Italia di consolidare le proprie competenze nel settore spaziale, rafforzando il suo ruolo di leadership nel nuovo dominio spaziale globale.
La missione ha rappresentato un modello innovativo di collaborazione, con il Ministero della Difesa e l’Aeronautica Militare che, insieme all’Agenzia Spaziale Italiana, hanno unito le forze di diversi settori industriali e scientifici. Questo approccio multidisciplinare ha coinvolto anche industrie esterne ai settori tradizionali della Difesa e dell’Aerospazio, aprendo nuove opportunità per la cosiddetta New Space Economy, un settore in rapida crescita che rappresenta una delle frontiere più promettenti per il futuro economico e tecnologico del Paese.