Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale del gruppo FS Italiane ha incontrato a Roma i rappresentanti del governo della Colombia e l’Ambasciatore in Italia, Gloria Isabel Ramírez, per il “Colombian Investment Summit” (7-9 ottobre), l’appuntamento internazionale in cui saranno individuati e pianificati gli investimenti in infrastrutture strategiche nel Paese sudamericano.
Il manager ha sottolineato come la cooperazione congiunta dei Ministeri degli Affari Esteri italiano e colombiano “genererà molte opportunità di sviluppo in vari settori fra cui le grandi opere infrastrutturali e i trasporti ferroviari e stradali, anche grazie al trasferimento di tecnologie e know-how”.
Per l’Ambasciatore colombiano, Gloria Isabel Ramírez, l’arrivo di FS Italiane in Colombia “è una grande notizia perché la recente apertura a Bogotá di una branch della società controllata da FS, Italferr, creerà nuovi posti di lavoro confermando le ottime relazioni tra i due Paesi”, fa sapere Ferrovie attraverso una nota.
Ricordiamo infatti che alla fine di agosto, Italferr, in consorzio con altre imprese internazionali si è aggiudicata in Colombia un contratto da 50 milioni di euro la supervisione dei lavori della Linea 1 della metropolitana di Bogotá. La gara, gestita della Empresa Metro Bogotà, fa parte del progetto “PLMB – Primera Línea del Metro de Bogotá – Tramo 1” che prevede la realizzazione di 24 chilometri di linea metropolitana, incluse 16 stazioni e tratte in sotterranea, oltre a depositi per il materiale rotabile nell’area della capitale colombiana (investimento complessivo 4,3 miliardi di dollari americani).
Oltre a Italferr, anche Anas è attiva in Colombia. La società, in consorzio con altre aziende,ha eseguito per conto dell’Agencia Nacional de Infraestructura (ANI), la strutturazione integrale di circa 3mila chilometri di strade nell’ambito del 4G (Fourth Generation Road Infrastructure Program) e sviluppato il progetto esecutivo di 13 ponti per INVIAS, l’Ente nazionale gestore delle strade. Le commesse hanno generato ricavi complessivi per 70 miliardi di pesos colombiani, di cui 14 miliardi la quota Anas (equivalenti a circa 17 milioni di euro).