Il Gruppo Fs italiane è tra i 33 operatori ferroviari e gestori di infrastrutture a firmare il nuovo patto ferroviario europeo. Il patto impegna i principali player del settore ferroviario di tutta Europa a raggiungere un obiettivo comune: rendere le ferrovie del continente più attrattive, sostenibili, innovative e inclusive.
L’accordo è stato presentato oggi, lunedì 21 febbraio a Parigi, nel corso dell’European Railway Summit, un convegno sul futuro dei trasporti in Europa che sancisce la chiusura dell’anno europeo delle ferrovie e il lancio dell’Europe’s Rail Joint Undertaking, di cui Fs è tra i membri fondatori. Alla tavola rotonda di presentazione dell’accordo hanno partecipato anche Adina Valean, Commissaria europea per i trasporti e Nicoletta Giadrossi, presidente del Gruppo Fs Italiane.
“Il treno è il mezzo ecologico per eccellenza, e deve essere un’alternativa credibile alle modalità di trasporto più inquinanti – dichiara Nicoletta Giadrossi –. Perché accada, come aziende di trasporto europee, dobbiamo fare di più per renderlo più attrattivo per i nostri clienti, sia per i passeggeri ma anche per il trasporto merci. Dobbiamo puntare sulla customer experience, sulla mobilità integrata con le altre modalità di trasporto, sulla digitalizzazione e l’innovazione dei servizi”.
In una lettera manifesto delle aziende aderenti si legge: “Ci impegniamo a ridurre del 30% le emissioni di gas serra legate ai treni entro il 2030 rispetto al 2015 ci impegniamo ad aumentare del 25% la nostra efficienza energetica e a raggiungere la carbon neutrality entro il 2050. Ci impegniamo ad aumentare significativamente il tasso di riciclaggio delle nostre attrezzature entro il 2030”.
Poi l’appello agli Stati membri e all’Ue: “La lotta per la protezione del pianeta e contro i cambiamenti climatici non è un costo ma un investimento – si legge – sono quindi necessarie nuove risorse per meglio finanziare il sistema ferroviario e il trasporto pubblico in generale. Servono fondi per investire massicciamente nella modernizzazione delle reti ferroviarie, per aumentarne la capacità e l’interoperabilità, per sostenere gli operatori nella modernizzazione del loro materiale rotabile”.