Dopo il successo registrato nell’ambito della prima collocazione avvenuta nel novembre del 2018, Ferrovie dello Stato torna sul mercato obbligazionario con un secondo green bond dal valore nominale di 700 milioni e durata di 7 anni.
L’emissione, ancora una volta è andata a buon fine: la domanda è stata pari a 3,5 volte l’offerta, per 2,5 miliardi di ordini complessivi provenienti per il 65% da investitori esteri e per il 47% da investitori ESG, sensibili ai tempi della sostenibilità.
Per quanto riguarda le caratteristiche, il nuovo green bond ha una cedola pari a 1,125%, con spread finale di 128 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento, equivalente a 16 punti base sotto il BTP di medesima durata.
Il bond ha ricevuto un giudizio BBB da S&P’s e Fitch, in entrambi i casi con outlook negativo. Banca IMI, (Gruppo Intesa Sanpaolo) BNP Paribas, CITI, Crédit Agricole CIB, UniCredit, hanno agito in qualità di Joint Lead Managers and Joint Bookrunners nel collocamento dei titoli.
“La grande richiesta da parte dei mercati finanziari, in particolare quello estero che è stato pari al 65%, dei green bond emessi ieri (4 luglio 2019) da FS Italiane – sottolinea l’AD Gianfranco Battisti – conferma l’attenzione degli investitori verso l’impegno dal Gruppo per una mobilità sostenibile, collettiva e integrata che migliori la qualità della vita delle persone che usano i treni per lavoro, studio, turismo e svago. La sostenibilità, in particolare quella ambientale, è uno dei pilastri del Piano industriale 2019-2023 di FS Italiane, che prevede investimenti per 58 miliardi di euro quale contributo per la crescita economica del Paese. Crescita che consentirà un incremento annuale, nel periodo 2019-2023, di 90 milioni di passeggeri in più sui nostri treni, meno 600 milioni di chilogrammi di CO2 emessi e meno 400mila auto sulle strade”.
Attraverso una nota Ferrovie spiega infatti che “Tutti i progetti finanziati dal green bond assicurano miglioramenti dell’efficienza energetica, riduzione delle emissioni di gas serra e lo shift modale verso il treno”.
Gli introiti di questa emissione, come anticipato nel nuovo Framework, saranno destinati per oltre il 70% all’acquisto di circa 70 treni regionali Pop e Rock. Tra i progetti finanziati ci saranno anche le locomotive elettriche e i carri di ultima generazione per il trasporto merci.
“Con questa operazione – si legge nella nota della società – FS Italiane è la prima emittente corporate a finanziare l’acquisto dimateriale rotabile per il trasporto merci con green bond e la prima emittente italiana ad aver ottenuto la certificazione dalla Climate Bonds Initiative (CBI), organizzazione no profit che promuove a livello mondiale la finanza sostenibile come strumento per contrastare i cambiamenti climatici”.