La potenza degli impianti di autoproduzione energetica del Gruppo FS raggiungerà i 2 Gigawatt e accrescerà di circa il 10% quella complessiva degli impianti fotovoltaici installati oggi in Italia. Già nel 2024, con le prime attivazioni, la potenza toccherà i 300 MW. Così l’Ad del Gruppo FS Luigi Ferraris al Festival della Comunicazione di Camogli conferma gli impegni del piano industriale 2022-2031 in materia di energia in un momento in cui Italia e Europa si trovano a dover affrontare la più importante emergenza energetica degli ultimi 50 anni.
Il Gruppo FS, tra i grandi energivori per sostenere la propria attività, si è impegnato con il Piano a diminuire la dipendenza del Paese da fonti estere, contribuire al successo del PNIEC (Piano Nazionale Integrato di Energia e Clima) e, quindi, alla transizione energetica ed ecologica.
Intervistato da Ferruccio De Bortoli, Ferraris ha ricordato come l’attenzione al tema dell’energia preceda la crisi attuale. Era di primaria importanza, dal momento che il Gruppo FS consuma il 2% della domanda totale del Paese, individuare fonti di autoproduzione e rendersi più autonomi.
Oltre 1,6 miliardi di investimenti nelle fonti rinnovabili
“C’è un piano di investimenti da oltre 1,6 miliardi che ci consentirà di produrre energia da fonti rinnovabili – principalmente fotovoltaico ed eolico – in grado di soddisfare almeno il 40% del nostro fabbisogno”, ha detto. Altra linea d’azione riguarderà l’efficientamento energetico con interventi di breve e medio periodo: “Si va dal contributo offerto dal progressivo rinnovo della flotta dei treni – quelli di nuova generazione consumano il 30% in meno dei precedenti – all’introduzione di sistemi di guida intelligente per il trasporto passeggeri e merci – ha proseguito Luigi Ferraris – fino a misure di smart building per impianti industriali e stazioni”.
Fonte: FS comunicato Festival Comunicazione
Fonti rinnovabili: Fs installerà 300 MW verdi entro il 2024
Tornando al tema della produzione, il numero uno di Ferrovie ha ricordato che il gruppo ha pianificato “una pipeline di 2.000 MegaWatt di impianti fotovoltaici e minieolici da attivare prevalentemente in aree non più funzionali alle nostre attività core, e vicine alle nostre infrastrutture. I processi necessari per la costruzione di questi impianti – ha precisato – sono già stati avviati e dal 2023 partiranno le prime realizzazioni e attivazioni, iniziando da un primo gruppo di impianti in grado di erogare, complessivamente, entro il 2024, una potenza di circa 300MW, a servizio delle sottostazioni elettriche di RFI, delle stazioni ferroviarie, e dei siti industriali di Trenitalia e di Mercitalia”.
FS si è impegnata a raggiungere la carbon neutrality nel 2040, in anticipo di 10 anni sulla tabella di marcia europea che prevede il target di “zero emissioni” al 2050.
Il Pnrr finanzierà la crescita della rete ferroviaria
In merito ai progetti finanziati dal PNRR, Luigi Ferraris ha sottolineato quanto questi si inquadrino in una strategia di ancor più ampio respiro delineata nel Piano Industriale decennale del Gruppo FS, che si traduce in un impegno complessivo di oltre 190 miliardi di investimenti. “Tra gli obiettivi c’è la crescita di una capacità complessiva della rete ferroviaria di almeno un 20%, anche con l’estensione di tecnologie all’avanguardia come l’ERTMS, per rendere le linee meno sature”, ha concluso Luigi Ferraris. “Non va dimenticato che abbiamo infrastrutture con un’età media che supera i 70 anni, le quali necessitano di continua manutenzione e mostrano, in alcuni casi, livelli di saturazione che compromettono regolarità e puntualità del servizio”.