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Fs, Donnarumma: “Pnrr si farà: spesi 10 miliardi su 25”. Sulla privatizzazione: “Controllo statale e niente Borsa”

Alla fiera internazionale per la tecnologia dei trasporti in corso a Berlino, l’ad Donnarumma ha fatto il punto sullo stato di avanzamento delle opere legate al Pnrr e sulla possibile privatizzazione. All’Innotrans 2024 presentate le nuove tecnologie di Rfi

Fs, Donnarumma: “Pnrr si farà: spesi 10 miliardi su 25”. Sulla privatizzazione: “Controllo statale e niente Borsa”

“Siamo già a quota 10 miliardi sui 25 totali. Il dubbio sulla realizzazione delle opere del PNRR non si pone”. Ha detto Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane a margine di InnoTrans, la più grande fiera mondiale dedicata al trasporto ferroviario tenutasi a Berlino. Il top manager ha fatto il punto sullo stato di avanzamento delle opere legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e sul futuro strategico del Gruppo, affrontando anche il tema della possibile privatizzazione.

Donnarumma ha spiegato che il programma di investimenti di Ferrovie dello Stato è ormai entrato nella fase esecutiva e che le infrastrutture possono essere completate nei tempi previsti. Anche per quelli che potrebbero subire ritardi, ci sono soluzioni già pronte: “Quello che potrebbe essere non terminato è comunque finanziato con altri strumenti”. In altre parole, non ci sono rallentamenti all’orizzonte.

Fs punta su sostenibilità e crescita internazionale

Durante l’incontro con la stampa, Donnarumma ha ribadito che l’obiettivo primario delle Ferrovie Italiane è garantire l’efficienza del sistema ferroviario italiano. “L’unico obbligo vero che abbiamo è quello di far funzionare le ferrovie in Italia”, ha sottolineato, evidenziando l’impegno del Gruppo verso lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi per i passeggeri.

Questo impegno si inserisce in un contesto di crescente internazionalizzazione, in cui il gruppo continua a ottenere risultati significativi oltre i confini nazionali. Con ricavi pari a 2,3 miliardi di euro, il trasporto di 247 milioni di passeggeri all’anno e circa 11.300 dipendenti, il Gruppo si sta affermando come un attore di rilievo nel panorama ferroviario europeo.

A Innotrans, Donnarumma ha avuto modo di toccare con mano le novità più interessanti del settore. Fs sta puntando su un trasporto sempre più intermodale e sostenibile, e l’ad non ha nascosto l’ambizione di portare l’alta velocità italiana oltre i confini europei: “Siamo pronti a mettere a disposizione il nostro know-how sia per il nostro sviluppo all’estero che per la crescita del sistema ferroviario in Europa e fuori dal Vecchio Continente”, ha affermato.

In questa direzione, l’ad ha anticipato la predisposizione di un piano strategico quinquennale, che includerà anche partnership nazionali e internazionali, per rafforzare ulteriormente la posizione di Fs nel mercato globale.

Per Fs nessuna quotazione ora, ma possibile privatizzazione

Infine, parlando del futuro del Gruppo, Donnarumma ha chiarito un tema sempre caldo: la possibile quotazione in borsa di Fs. “Al momento non c’è un progetto di quotazione”, ha dichiarato, raffreddando momentaneamente le speculazioni. Tuttavia, l’apertura del capitale ai privati non è esclusa, ma sarà gestita con attenzione: “Stiamo studiando la maniera per aprire il capitale anche ai privati. Il controllo rimarrebbe in tutti i casi statale”.

All’Innotrans 2024 presentate le nuove tecnologie di Rfi

Durante Innotrans 2024, la Fiera Internazionale della tecnologia dei trasporti a Berlino, Rfi ha presentato cinque innovazioni tecnologiche all’avanguardia, mirate a migliorare la manutenzione e la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie in Italia. Queste tecnologie combinano intelligenza artificiale e strumenti avanzati per la prevenzione dei rischi naturali.

Tra le novità spicca il drone terrestre trasportabile, un veicolo elettrico autonomo a quattro ruote, progettato per monitorare le linee ferroviarie durante i lavori di manutenzione, garantendo che siano libere da ostacoli prima della riattivazione del traffico ferroviario.

Il sistema SIPAC, invece, offre protezione automatica dei cantieri, garantendo la sicurezza del personale che lavora lungo i binari, proteggendolo dal passaggio di treni o altri mezzi nelle vicinanze. VI è poi l’URV (Unmanned Railway Vehicle), il primo prototipo di veicolo ferroviario a guida autonoma pensato per l’alta velocità, in grado di svolgere ispezioni in sicurezza lungo le linee prima del transito del primo treno della giornata.

Per quanto riguarda la prevenzione dei disastri naturali, Rfi ha sviluppato il SANF-RFI, un sistema che prevede le frane causate dalle piogge lungo le infrastrutture ferroviarie, in collaborazione con il CNR. Questo sistema genera mappe di previsione che mostrano i livelli di rischio in tempo reale.

Infine, data l’elevata sismicità dell’Italia, il Gruppo ha lanciato l’applicativo SISMA. In caso di terremoti con magnitudo superiore a 4, il sistema avvisa rapidamente le autorità competenti per decidere in quali aree della rete ferroviaria applicare restrizioni alla circolazione, garantendo così una gestione tempestiva delle emergenze.

Ultimo aggiornamento ore 16,38

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