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Frutta e verdura in eccedenza: donazioni a Roma

Fra gennaio e aprile il Centro Agroalimentare di Roma ha recuperato 90 tonnellate di ortofrutta in eccedenza e le ha distribuite alla rete sociale della provincia

Frutta e verdura in eccedenza: donazioni a Roma

La frutta in eccedenza nei campi che diventa strumento di solidarietà e di sostegno ai meno abbienti. Se poi si tratta di tonnellate che, come dice il ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, non si riesce a raccogliere perché manca la manodopera, allora il diritto di regalarla a chi ne ha bisogno è inattaccabile.

Quello che è accaduto al Centro Agroalimentare di Roma(CAR) nei primi mesi di questo 2020 è davvero straordinario. Da gennaio adaprile sono state recuperate 90 tonnellate di ortofrutta in eccedenzae distribuite alla rete sociale di Roma e provincia. Dati che stonano conlo spaccato sociale e con le posizioni politiche contrarie allaregolarizzazione della manodopera straniera nei campi. Grazie all’impegnosolidale di aziende, volontari, distributori e commercianti, le difficoltà si sonoridotte.

La richiesta di cibo fresco ricevuta dal CAR in pienaemergenza da coronavirus è aumentata del 400% rispetto alle medieabituali. Lo speciale network distributivo ha fatto sì che venissero donate150 tonnellate complessive di frutta, verdura e pesce fresco. Il Car,insomma, trasformato in incubatore di solidarietà vicino ai più fragili durantela quarantena e senza clamori mediatici. Sono state distribuite 750 milaporzioni a 15 mila fra nuclei familiari, anziani soli e persone senza fissadimora. Un buon esempio sostenuto da organizzazioni che hanno costatato chela chiusura delle attività lavorative colpiva anche fasce della popolazioneritenute agiate. La mancanza di cibo si è fatta sentire ovunque, mentre,appunto, il Paese deve fare i conti con terreni privi di coltivatori, prodottidi eccellenza a rischio e capitali persi.

Le percentuali di questi mesi parlano chiaro, spiegano alCAR, con le famiglie (in media con 2 bambini) in difficoltà checorrispondono al 60 per cento dei beneficiari delle donazioni. Ladistribuzione della frutta realizzata dalle Associazioni di volontariato chehanno collaborato hanno riguardato non solo le periferie di Roma ma anchequartieri che prima si potevano definire benestanti.

“Sono dati che preoccupano – spiega Fabio MassimoPallottini, direttore generale del CAR – e che devono far riflettere. Dopo latempesta economica dovuta al Covid-19 il tema del cibo e delle povertà sarannosempre più attuali”. Aquesto scopo il Centro ha deciso di offrire periodicamente un rapportosull’accesso al cibo, le donazioni e le fragilità con lo slogan “cibo esolidarietà, la forza della rete”. Sarà un segno di continuità, dopol’emergenza, con le buone pratiche di solidarietà e di sostegno alla nutrizionedi larghi strati della popolazione.

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