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Frena l’economia europea, giù i listini. A Milano banche e Mediaset sotto pressione

BANCHE E MEDIASET SOTTO PRESSIONE
FRENA L’ECONOMIA EUROPEA, GIU’ I LISTINI

Mattina di ribasso per tutte le Borse europee.

A Milano l’FtseMib scende dell’1,18% a quota 21.729, ma sull’indice pesa lo stacco dei dividendi di un gruppo di azioni con un effetto negativo pari a circa 0,3%.

La Borsa di Londra arretra dello 0,22%, Parigi -0,26%, Francoforte -0,34%. Madrid -0,08%.

Le perdite maggiori sono per i titoli più legati al ciclo economico, come Auto -0,9%, Tlc -0,7% e Banche -0,7%.

A differenza della Cina, l’Europa frena: l’indice Pmi della zona euro di giugno è sceso sia nella manifattura che nei servizi. Per quanto in calo, la Germania rimane saldamente sopra lo spartiacque a 54,2. Si fa delicata, invece, la situazione della Francia.

Si sgonfia Alstom, salita del 3% in avvio dopo che il governo francese ha garantito un’opzione per comprare il 20% dell’azienda dal gruppo di construzioni Bouygues in una operazione che spiana la strada alla a General Electric.

In sofferenza le banche, a partire dagli istituti con un aumento di capitale in corso.

Dopo un’iniziale sospensione per eccesso di ribasso, MontePaschi è regolarmente scambiata con l’azione in calo del 3,8% a 2,10 euro nel primo giorno di esercizio dei diritti.

Popolare Emilia perde il 4,6% nel giorno d’avvio dell’aumento di capitale. Sono in ribasso anche Intesa -1,5%, Unicredit -1,3% Popolare Milano scende del 3%. Banco Popolare -3,6%.

Deciso calo per Mediaset -2,47% nel giorno in cui la Lega deciderà sull’intricata gara per l’assegnazione dei diritti della Serie A, con gli analisti prudenti sui costi delle possibili strategie del gruppo sulla pay Tv in Italia e in Spagna.

Nel settore sale invece con decisione TI Media +4,6% sulle indiscrezioni di un accordo con Sky Italia, il grande rivale di Mediaset sui diritti del calcio, per il futuro affitto.

Esn/Banca Akros ha oggi abbassato il giudizio su Mediaset a “reduce” da “hold”, con target a 3,3 euro. Parallela la promozione del broker ad “accumulate” da “reduce” di TI Media, con target a 1,55 da 1,35 euro.

In brusco calo Mediolanum -2,3% nonostante il boom dei fondi (6,1 miliardi di raccolta). Flussi ed effetto performance spingono le masse totali di maggio a un nuovo massimo storico sopra i 1.428 miliardi di euro con il patrimonio degli aperti che torna ai livelli del 2007. Telecom Italia scende dell’1,5%.

Enel scende dell’1,4% nonostante in Spagna si prospetti un alleggerimento del carico fiscale. A2A +1,1. Stamane ha staccato un dividendo di 0,033 euro. La variazione dell’1% è calcolata su un prezzo di chiusura di venerdì già rettificato per lo stacco della cedola.

A sostenere le quotazioni del titolo sono le indiscrezioni riportate da un quotidiano secondo cui il Comune di Milano potrebbe rinviare il collocamento del 5% del capitale, da tempo annunciato da parte dei due azionisti principali, il Comune di Milano e il Comune di Brescia.

Fra i titoli migliori nelle blue chip milanesi segnaliamo Eni che sale dello 0,7%. Il petrolio è ai massimi degli ultimi nove mesi e il broker americano Raymond James ha alzato il target price a 22 euro. Saipem scende dell’1,5%.

Sono positive Finmeccanica +1% e la controllata Ansaldo Sts +0,4%.

Fiat scende dell’1,2%, Pirelli -1,1%, Cnh Industrial -1,8%.

Moncler dovrebbe chiudere il secondo trimestre 2014 con un risultato in linea con le aspettative del consensus, ha detto l’amministratore delegato Remo Ruffini. Il numero uno dell’azienda ha affermato che sono andati bene gli Stati Uniti ed il Giappone.

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