FRENA IL DOLLARO, RALLENTANO LE BORSE UE. BENE IL LUSSO. TONFO DI TENARIS E TELECOM
La battuta d’arresto dell’economia Usa ha frenato la corsa dei listini europei, ormai a sole 48 ore dalle misure di Mario Draghi. A Milano l’indice FtseMib è sceso dello 0,6%, le Borse di Parigi e Francoforte perdono lo 0,8% e l’1%. La Borsa americana intanto sale: a Wall Street il Dow Jones e l’S&P500 avanzano dello 0,5%.
A novembre l’indice Ism del settore manifatturiero è sceso in Usa a 48,6 da 50,1 del mese precedente, contro stime di segno opposto. Di riflesso il dollaro si è indebolito nei confronti dell’euro, salito a 1,061, da 1,056 della chiusura precedente. Dati poco brillanti anche per il Pil italiano. Il premier Matteo Renzi ha ammesso che la crescita 2015 potrebbe fermarsi a +0,8%, al di sotto del +0,9% indicato dal governo.
In controtendenza il lusso, al terzo giorno di rialzo. Moncler, nel giorno dell’investor day, sale dell’1,5%. Ferragamo +1%. Da segnalare anche i guadagni di Autogrill +1,9% e Campari +0,6%. Fra le banche brilla Banca Pop.Emilia +2,5%. Scendono Intesa e MontePaschi -0,2%, Unicredit -0,5%. Generali scende dello 0,6%.
In ribasso le altre blue chips. La peggiore è Tenaris, in calo del 3%. Deboli anche gli altri petroliferi. Eni -1,1%, Saipem -0,7%. Il Brent perde lo 0,4% a 44,4 dollari al barile. Telecom Italia perde l’1,9%, scendono anche Cnh Industrial -2% e Fiat Chrysler -1,4%. Prysmian arretra del 2,1%.