Stamani il primo appuntamento degli Oat, i titoli di Stato francese, con il mercato, pochi giorni dopo la bocciatura di Standard & Poor’s del debito sovrano di Parigi, è andato molto bene: la domanda per l’asta è stata molto elevata (più di due volte l’offerta disponibile) e i rendimenti sono calati nettamente.
Sono stati collocati 7,965 miliardi di euro: 2,56 a 2 anni, 1,57 a 3 anni e 3,43 a 4 anni. I rendimenti sono passati dall’1,58 dell’ottobre scorso all’1,05% nel primo caso e dal 2,44 all’1,51 nel secondo. Ma particolarmente incoraggiante è stata soprattutto la riduzione dei tassi per gli Oat quadriennali, scesi dal 2,82% all’1,88%.
Il mercato sembra snobbare la perdita della tripla A da parte della Francia, decretata da S&P, ma è anche vero che le banche dispongono di molta liquidità da utilizzare per investimenti in titoli di Stato della zona euro, dopo il megaprestito della Bce di 489 miliardi a fine dicembre.