Il mercato inizia a prendere di mira anche la Francia. Dopo Roma e Madrid – fatte le debite proporzioni – gli investitori internazionali sembrano puntare sul debito transalpino. E così Parigi vede schizzare verso l’alto non solo lo spread, ma anche i rendimenti sui titoli di stato, nonché il prezzo dei Cds.
Nel pomeriggio i tassi sugli Oat decennali francesi sono arrivati a toccare il 3,43%, 23 punti base in più rispetto a ieri. Il differenziale di rendimento rispetto ai Bund tedeschi ha fatto segnare un nuovo record a 166 punti base. Quanto al costo dei Cds sugli Oat, è balzato ai massimi dal 22 settembre scorso.
Nelle sue previsioni economiche autunnali, la Commissione europea ha spronato la Francia a fare di più sul versante del rigore di bilancio, mettendo in discussione la capacità del Paese a sostenere politiche in grado di centrare gli obiettivi di risanamento previsti sul 2013.
Il Cac 40 ha chiuso le contrattazioni in ribasso dello 0,34%, fallendo il tentativo di recupero. Infine, un piccolo ma preoccupante giallo: secondo l’agenzia di stampa francese Afp, Standard & Poor’s avrebbe diffuso per sbaglio un comunicato che annunciava il declassamento di rating ella Francia.