Condividi

Francia, rivoluzione tlc: parte l’assalto di Bouygues Telecom a Sfr (Vivendi)

Movimenti importanti nelle telecomunicazioni francesi: Bouygues è partita all’attacco e ha fatto sapere che valuta Sfr (gruppo Vivendi) quasi 19 miliardi di euro, incluse le sinergie – L’offerta di Drahi di Altice, invece, ha un valore di circa 15 miliardi di euro.

Francia, rivoluzione tlc: parte l’assalto di Bouygues Telecom a Sfr (Vivendi)

Movimenti importanti nelle telecomunicazioni francesi. Adesso è infatti ufficiale che Bouygues Telecom ha alzato la posta per arrivare a Sfr, l’operatore del colosso transalpino Vivendi: 19 miliardi di euro l’offerta, rispetto ai 15 miliardi dell’altro gruppo in ballo, Numericable, tramite la casamadre Altice (dietro cui si cela il miliardario Patrick Drahi).

Bouygues è dunque partita all’attacco e ha fatto sapere che valuta Sfr quasi 19 miliardi di euro, incluse le sinergie. In contanti, la società offre 10,5 miliardi di euro, ma darà un contributo anche in termini di asset alla nuova entità. Bouygues, che con la sua offerta per Sfr sta di fatto aprendo la strada ad un processo di consolidamento del mercato della telefonia francese, diventato impellente dopo la guerra dei prezzi scatenata da Iliad, ha anche proposto a Vivendi di procedere con la fusione tra Bouygues Telecom e Sfr con l’obiettivo di creare un nuovo gruppo da quotare in Borsa nel più breve tempo possibile. Vivendi continuerebbe a detenere il 46% della nuova società con l’opzione di cedere tale partecipazione in occasione della prevista offerta pubblica iniziale.

L’offerta di Drahi di Altice, invece, ha un valore di circa 15 miliardi di euro, composti da un mix di contanti, asset nel cavo e aumento di capitale. La controllante dell’operatore via cavo Numericable ha intenzione di pagare circa 11 miliardi di euro in contanti e di lasciare a Vivendi il 32% del nuovo gruppo. Secondo fonti vicine alla società, Numericable non sarebbe intenzionata da alzare la posta perché ritiene la sua offerta migliore di quella rivale dato che comporterebbe meno rischi normativi.

Il board di Vivendi esaminerà le due offerte, ha fatto sapere il gruppo francese, considerando tutte le opzioni nel miglior interesse di dipendenti e azionisti.

Commenta