La Francia rivede al rialzo le previsioni di crescita del Pil: dal +0,5% al +0,7%. Secondo l’Istituto di statistica transalpino (Insee), dopo l’accordo sulla Grecia e il massiccio intervento della Bce a sostegno delle banche, il peggio della crisi sembra alle spalle.
Forte della crescita (a sorpresa) nell’ultimo trimestre del 2011, +0,2%, la Francia ha limitato i danni nei primi mesi del nuovo anno, con una crescita del prodotto interno lordo che è stimata intorno allo zero, per poi ripartire da qui a fine 2012.
Tutto questo nonostante alcuni dati per nulla confortanti, come la disoccupazione che sfiora il 10%, le esportazioni che continuano a calare, l’inflazione ancora alta al 2,2% e il potere d’acquisto dei francesi segnalato ai minimi dal 2008.
Le previsioni diffuse dal ministro François Baroin sembrano tuttavia leggermente più ottimistiche di quelle dell’Fmi (+0,2%), dell’Ocse (+0,3%), e dell’Ue (+0,4%). Per quanto riguarda il 2013, invece, Parigi è più pessimista e rivede al ribasso le aspettative: +1,75% anzichè il +2% precedentemente stimato.
