La Francia delude le attese. La produzione industriale francese ha registrato a giugno una variazione nulla su base mensile, mentre le stime pronosticavano un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente. A maggio la flessione era stata del -2,1%. Lo comunica l’Ufficio di statistica nazionale (INSEE). Su base tendenziale il calo è stato del 2,3%, contro il -3,7% di maggio. Anche in questo caso gli economisti si attendendevano una diminuzione minore dell’1,8%. Mentre per quanto riguarda il secondo trimestre la diminuzione è stata dello 0,6% rispetto ai primi tre mesi del 2012, e dell’1,9% rispetto allo stesso periodo del 2011.
La produzione manifatturiera ha evidenziato un lieve incremento dello 0,1% rispetto al -3,1% di maggio. A livello tendenziale si è registrata invece una contrazione dell’1,1%. Ma nel secondo trimestre, rispetto al primo, l’output manifatturiero ha segnato una flessione dell’1,2%.
Da Parigi però è arrivata una buona notizia: il deficit statale è stato ridotto di 4,6 miliardi di euro a giugno, raggiungendo i 56,7 miliardi di euro.
Ieri era stato reso noto il dato del deficit commerciale francese, leggermente cresciuto a giugno a 5,99 miliardi di euro, rispetto ai 5,47 miliardi di maggio. Le esportazioni sono diminuite dell’1,8% su base congiunturale a 36,54 miliardi, a causa della sostanziale assenza di contratti ferroviari e navali e del calo delle vendite di auto e prodotto aeronautici. In lieve flessione anche le importazioni pari a 42,53 miliardi rispetto ai 42,71 miliardi di maggio.
Due giorni fa invece la Banque de France ha confermato che il Paese transalpino è in recessione dopo il terzo trimestre di Pil negativo.
La Borsa di Parigi perde lo 0,59%, in rosso come tutte le principali Piazze europee. Lo spread Oat-Bund da una settimana si mantiene intorno ai 70 punti base, ai minimi da 11 mesi.