François Hollande, 57 anni, era il favorito: l’ex leader del Partito Socialista e l’ex compagno di Ségolène Royal, nonché il candidato più mainstream all’interno del partito, vince le primarie francesi del centrosinistra con il 39% dei voti.
Dietro di lui Martine Aubry col 31%. Nessuno dei due ha raggiunto al maggioranza assoluta dei voti, quindi si andrà al ballottaggio domenica prossima. Terzo Arnaud Montebourg, con un sorprendente 17 per cento dei voti. Ségolène Royal si è fermata al 7%, poi Manuel Valls col 5% e Jean-Michel Baylet con l’1%.
A Hollande è stata riconosciuta la leadership sia dalla sinistra del partito che dalla parte – piuttosto minoritaria – che ha posizioni più moderate e centriste. Martine Aubry invece ha 60 anni, è il sindaco di Lilla e attuale leader del Partito Socialista. È nota per avere posizioni più di sinistra, ha promesso di rafforzare la controversa legge sulle 35 ore lavorative, che promosse lei da ministro nel 1997 e che nel frattempo è stata molto ammorbidita e diluita.
Intanto va registrato il successo delle primarie: oltre un milione e mezzo di votanti nei seggi di tutta Francia. Secondo la segreteria del partito, questo dato “va oltre ogni più rosea previsione”.