L’Insee, l’istituto di statistica francese, ha reso noto che le previsioni di crescita del Pil nel 2012 sono ferme allo 0,4%, rispetto al +1,7% del 2011. Nel primo semestre l’economia transalpina è stata praticamente ferma, mentre secondo le stime nel secondo semestre dovrebbe ripartire, anche se molto timidamente e al di sotto di quanto aveva sperato il presidente della Repubblica François Hollande nel pronosticare un +0,5%.
Brutti segnali anche dai consumi, che sono previsti in calo dello 0,6% su base annuale, così come la disoccupazione, che entro l’anno arriverà a sfiorare il 10% nella Francia metropolitana (esclusi i territori d’oltremare, dove già la soglia è stata superata). Soprattutto, viste le note incertezze sui mercati finanziari e sul futuro dell’Europa, sembra che il governo francese sarà costretto a rivedere al ribasso anche le stime per il 2013, che inizialmente erano date intorno al +1,7% ma che saranno parecchio ridimensionate.