Non si placa la rivolta in Francia dopo la morte di Nahel, il ragazzo magrebino di 17 anni ucciso da un poliziotto ad un posto di blocco. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa AFP, in totale ci sono stati 1.311 arresti (427 solo nell’ultima serata) da quando sono iniziate le proteste violente (martedì scorso). Durante l’ultima notte sono rimasti feriti 45 uomini delle forze dell’ordine, 577 veicoli e 74 edifici sono stati dati alle fiamme, mentre 871 incendi sono stati registrati su strade pubbliche con conseguente disagio per la gestione dei mezzi e degli uomini della “Brigade de sapeurs-pompiers de Paris” (vigili del fuoco). Dopo le violente proteste in marzo contro la riforma delle pensioni voluta da Emmanuel Macron – un passaggio fondamentale per tenere in ordine i conti pubblici – ora la morte del ragazzo ha di fatto agito come detonatore per una rabbia che era latente.
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Nel Nord della Francia, un 19enne è morto dopo essere caduto dal tetto di un supermercato. Non è chiaro se il giovane si trovasse lì per un saccheggio – come sostiene la polizia – o per altri motivi. A Nanterre, epicentro degli scontri e teatro della disgrazia capitata al ragazzo fermato al posto di blocco, sono attivi da diverse ore i mezzi blindati della brigata antisommossa. A Tour, Avignone, Nantes e Tolosa sono invece in azione gli uomini dei reparti speciali “Gign”.
La rivolta in Francia: 5 notti di sconti, trasporti fermi la sera e “coprifuoco” in varie zone
Dopo ben 5 notti di scontri, ancora non è stato attivato lo stato di emergenza. “Nessuna giustificazione per la violenza” – ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron. Un terzo degli arrestati sono giovani o molto giovani. “È responsabilità dei genitori tenerli a casa in questo momento di tensione”, ha continuato Macron durante una conferenza stampa dell’Unità di crisi. Nel frattempo, diverse località in tutto il Paese hanno istituito un coprifuoco che durerà almeno fino a lunedì. Gli autobus e i tram smetteranno di funzionare alle 21:00, provvedimento che sarà in vigore fino a nuovo avviso.
Il primo ministro Elisabeth Borne ha commentato che “la giustizia sta facendo il suo lavoro” e ha aggiunto che il poliziotto considerato responsabile della morte del ragazzo sarà sottoposto a indagine. Così infatti è stato e l’uomo – ora – si trova in stato di detenzione nel carcere de “La Santé”. Ora però, il dibattito potrebbe nuovamente spostarsi. Ancora una volta è il partito di sinistra La France Insoumise a puntare il dito contro la legge Cazeneuve adottata nel 2017 durante la presidenza di François Hollande, di cui chiede l’abrogazione perché ritenuta responsabile dell’aumento degli episodi di violenza negli ultimi anni.
Disordini in Francia: disdette per alberghi e ristoranti
Nel frattempo, alberghi e ristoranti francesi hanno ricevuto numerose disdette, sia perché alcune strutture hanno subito danni a causa dei disordini, sia perché all’estero si è diffusa l’idea di un alto rischio di rimanere coinvolti negli scontri. Il Ministero degli Affari Esteri italiano ha emesso una raccomandazione di “attenzione” per coloro che si recano in Francia in questi giorni con invito a consultare il sito “Viaggiare Sicuri” per trovare informazioni aggiornate sulle situazioni di disagio e scompensi nella circolazione stradale a Parigi e in altre località della Francia. In questo momento, al bollettino delle città sotto coprifuoco, si sono aggiunte le municipalità di Compiegne e Clamart (dalle 22:00 alle 6:00, fino a lunedì 3 luglio 2023). Da segnalare anche la chiusura anticipata della metropolitana di Parigi nei fine settimana, con l’ultimo servizio che termina intorno all’1 del mattino.
“E’ una notte più tranquilla grazie all’azione decisiva delle forze dell’ordine” – questo il twit del ministro degli interni francese, Gérald Darmanin, che ha schierato 40.000 agenti e sta seguendo l’evoluzione della situazione dal centro di comando di Parigi, dove è giunta anche la premier Elisabeth Borne che ha detto: “Sono venuta per riaffermare alla polizia il mio pieno sostegno e quello del governo”. Nonostante questo, sembra che la rivolta abbia contagiato anche la vicina Svizzera: a Losanna violenze urbane e saccheggi nel quartiere Flon. A farne le spese un negozio di scarpe uno specializzato in elettronica consumo. Circa 200 persone hanno poi affrontato le forze di polizia giunte sul posto in assetto anti sommossa.
Parigi respira, criticità a Lione e Marsiglia. Protestano i giovanissimi
In Francia, in questo momento, la situazione più critica è a Lione, Grenoble e Marsiglia. A Parigi, 37 arresti preventivi agli Champs-Élysées a seguito dei controlli della polizia (porto di oggetti utilizzabili come armi). Sono dinamici, connessi e – secondo le autorità – spesso “molto giovani”. Questo il profilo di alcuni dei manifestanti che in questi giorni in Francia hanno già iniziato a comparire nei tribunali della regione parigina. Sono studenti delle superiori, in formazione professionale, baristi, giovani appena maggiorenni e molti dei quali con la fedina penale pulita.