Condividi

Francia, Le Figaro omaggia Mario Monti dopo l’incontro con Hollande: “Se fosse francese…”

“I cantieri vitali per ripristinare la competitività dell’Italia sono stati aperti uno dopo l’altro, e ora il premier italiano è rispettato in tutta l’Europa, persino da Angela Merkel”: così il quotidiano francese Le Figaro, attraverso un editoriale, omaggia Mario Monti dopo l’incontro con Hollande, che secondo l’autore dovrebbe ispirarsi proprio all’Italia.

Francia, Le Figaro omaggia Mario Monti dopo l’incontro con Hollande: “Se fosse francese…”

”Se Monti fosse francese…”: questo il titolo dell’editoriale di oggi in prima pagina sul quotidiano francese Le Figaro, che dedica ampio spazio alla visita del presidente Francois Hollande ieri a Roma dal presidente del Consiglio Mario Monti. Le Figaro descrive le differenze fra i due leader e parla di ”due metodi di fronte alla crisi”, dando merito all’italiano dei grandi risultati conseguiti nel corso di questi 9 mesi al timone del Paese.

Nell’editoriale l’autore Gaëtan de Capèle afferma infatti che ”in nove mesi di presidenza del Consiglio, Mario Monti si è forgiato un’incontestabile statura di uomo di stato, unanimemente rispettato in Europa. Ormai, ascoltiamo e consultiamo questo universitario austero il cui coraggio politico impressiona un’Angela Merkel poco sospettabile di indulgenza eccessiva nei confronti dell’Italia”.   

”Proiettato in emergenza alla testa di un Paese sul baratro dell’asfissia – continua de Capèle – il Professore ha rimescolato le carte, rompendo con decenni di passività, di lassismo, di clientelismo e di combine. La lista delle riforme varate in qualche mese fa impressione… Uno dopo l’altro, i cantieri vitali per ripristinare la competitività dell’Italia sono stati aperti, poi condotti a termine a tamburo battente, nonostante l’ostilità di potenti sindacati. In pochi mesi, il brutto anatroccolo italiano è diventato un punto di riferimento, un esempio da seguire”.

“Ricevuto ieri da Mario Monti – ha poi osservato il quotidiano transalpino -, Francois Hollande non la vede nello stesso modo, ed è un vero peccato. Certo, promette di ridurre i deficit nel 2013, come dice l’impegno della Francia. Come? Facendo il contrario degli italiani! I contribuenti, privati e imprese, già colpiti durante l’estate, saranno pregati di fare l’essenziale dello sforzo. Quanto alle spese e agli effettivi della funzione pubblica, che soffocano il paese, non si parla di ridurli”.   

”Per ora, i mercati hanno la testa troppo occupata dai paesi europei più in difficoltà per attardarsi su questo immobilismo francese – conclude l’editoriale – ma le agenzie di rating dormono con un solo occhio. Attenzione al giorno in cui il vulcano si risveglierà!”.

Commenta