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Francia, Germania, Italia e Uk: ok al piano arabo sulla Striscia di Gaza

Pixabay

I ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito hanno pubblicato una dichiarazione congiunta in cui affermano di aver accolto “con favore” il piano dei paesi arabi per la ricostruzione della Striscia di Gaza, definito come un “percorso realistico”. Il piano, già respinto da Stati Uniti e Israele, prevede programmi di messa in sicurezza e ricostruzione della Striscia che costerebbe 53 miliardi di dollari ed eviterebbe di sfollare i palestinesi dall’enclave. Non solo, il piano dei paesi arabi è in contrasto con l’assurdo piano proposto dal presidente Usa Donald Trump, che prevede che gli Stati Uniti prendano il controllo della Striscia, espellendo i palestinesi e trasformandola nella “Riviera del Medio Oriente”.

La dichiarazione dei ministri europei su Gaza

“Noi, ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, accogliamo con favore l’iniziativa araba di un piano di ripresa e ricostruzione per Gaza. Il piano indica un percorso realistico per la ricostruzione di Gaza e promette, se attuato, un miglioramento rapido e sostenibile delle catastrofiche condizioni di vita dei palestinesi che vivono a Gaza”, affermano i ministri degli Esteri dei quattro Paesi.

“Gli sforzi di ripresa e ricostruzione devono basarsi – aggiungono – su un solido quadro politico e di sicurezza accettabile sia per gli israeliani che per i palestinesi, che garantisca pace e sicurezza a lungo termine”. “Ribadiamo con chiarezza che Hamas non deve più governare Gaza né essere una minaccia per Israele”, continuano

“Sosteniamo esplicitamente il ruolo centrale dell’Autorità Palestinese e l’attuazione del suo programma di riforme. Lodiamo i seri sforzi di tutte le parti coinvolte e apprezziamo l’importante segnale che gli Stati arabi hanno inviato sviluppando congiuntamente questo piano di ripresa e ricostruzione. Ci impegniamo a lavorare a sostegno dell’iniziativa araba, dei palestinesi e di Israele per affrontare insieme tali questioni, incluse la sicurezza e la governance. Esortiamo tutte le parti a lavorare partendo dai punti di merito del piano come punto di partenza”, conclude la nota.

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