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Francia e Germania stringono per ricapitalizzare le banche e fanno volare le Borse: Milano +2,49%

I piani salva-banche di Francia e Germania e i nuovi dati macroeconomici americani danno sprint ai listini europei – Milano è la maglia rosa del Vecchio Continente – Forte rimbalzo della galassia Fiat e delle banche – Tutto esaurito il bond di telecom Italia – Bene anche Stm, cade Finmeccanica.

Francia e Germania stringono per ricapitalizzare le banche e fanno volare le Borse: Milano +2,49%

BORSE ACCELERANO CON I DATI USA
UE, NECESSARIO RICAPITALIZZARE LE BANCHE

Piazza Affari chiude in netto rialzo nel giorno della fiducia al Governo che ha incassato 316 sì. Il Ftse Mib sale del 2,49% a 16.289,65 punti dopo il tonfo di ieri, mentre ritorna sotto i 360 punti base anche lo spread tra i Btp-bund, risalito nella mattina fino 380 punti. Positiva anche il resto d’Europa, anche se con performance più contenute: il Dax sale dello 0,89%, il Cac dello 0,97%, il Ftse 100 dell’1,17%. I listini, aiutati da buoni dati macroeconomici Usa sulle vendite al dettaglio, si lasciano alle spalle il downgrade ad AA sulla Spagna da parte di Standard & Poor’s (arrivato nella notte) e l’inflazione in aumento al 3% in Italia (dato diffuso in mattinata). Una parziale frenata è stata però innescata dal calo della fiducia dei consumatori a 57,5 da 59,4 dell’indice dell’Università del Michigan.

Al momento Wall Street viaggia in rialzo con il Dow Jones a +0,63% e il Nasdaq a +0,93%, con Google che balza del 5,88% dopo i conti migliori delle attese. Mentre si svolge il G20 dei ministri finanziari a Parigi, gli umori sui listini sono però legati alla prospettiva che si raggiunga a breve un accordo per la gestione della crisi del debito con l’ampliamento del fiondo Esfs e con i primi sì incassati dal piano di ricapitalizzazione delle banche indicato da Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. “La proposta della Commissione europea di fissare un livello di capitale proprio del 9% per le banche, da raggiungere entro la fine del primo semestre 2012, è accettabile, perché permette di ammortizzare uno choc”, ha detto il ministro dell’Economia francese, Francois Baroin.

“E’ assolutamente chiaro che dove si pone una necessità di ricapitalizzazione si procede ad attuarla -ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert – “Adesso si aspettano proposte concrete per dire come procedere alla ricapitalizzazione”. Ieri si erano registrate delle divisioni sul piano di Barroso che prevede che ila ricapitalizzazione sia condotta prima dagli investitori privati e solo in un secondo momento dagli Stati o dal fondo Efsf. Alla guida del fronte del no il numero uno di Deutsche Bank, Josef Ackermann: “E’ una semplice partita di giro – ha detto – In queste condizioni di mercato i privati non sottoscriveranno, quindi l’onere ricadrà sui bilanci degli Stati aggravando la situazione del debito pubblico”.

Ma oggi la Commissione Ue ha replicato ribadendo la necessità di ricapitalizzare le banche: “E’ chiaro che le difficoltà che gli istituti finanziari stanno attraversando sono strettamente legate a una mancanza di fiducia creata dalla crisi del debito – ha detto una portavoce dell’esecutivo Ue – Non e’ pertanto possibile trattare questi due problemi separatamente”. La proposte della Commissione Ue sulla ricapitalizzazione delle banche sarà discussa alle riunioni di Eurogruppo ed Ecofin alla fine della prossima settimana. Intanto emergono le stime sul fabbisogno di capitale: Credit Suisse parla di 220 miliardi per 66 gruppi bancari e Goldman Sachs di 300. Fitch ha tagliato il rating di Ubs e ha messo sotto osservazione altri sette gruppi bancari: Barclays, Bnp Paribas, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Société Générale.

PAESI EMERGENTI PRONTI A INTERVENIRE
GEITHNER, FMI HA PUÒ AIUTARE

Secondo il Financial Times nel salvataggio europeo verrà coinvolto anche il Fmi e i Paesi emergenti sono pronti a rafforzarne la potenza di fuoco per combattere la crisi del debito che ha colpito alcuni Paesi dell’area euro. Allo studio – scrive il Ft – ci sarebbe la creazione di un veicolo finanziario gestito dal Fmi e finanziato dai Paesi, oppure il finanziamento diretto dell’istituzione di Washington attraverso la sottoscrizione di bond speciali. Intanto il segretario al Tesoro Geithner ha detto che il Fmi ha “sostanziali” risorse non impegnate che potrebbero essere usate per aiutare l’Europa a gestire la crisi del debito.

Geithner ha poi affermato che la crescita americana e mondiale è ancora lenta ma i timori per una recessione sono diminuiti. Dopo il record di ieri a sfavore dell’Italia dello spread Italia-Spagna a 67 punti base, oggi sono gli Oat francesi a segnalare il nuovo record con i bund con il differenziale che si è ampliato a 94 punti. Le banche centrali stanno comunque continuando a comprare Btp e Bonos, secondo quanto risulta a fonti di mercato. L’euro si riporta a ridosso di 1,39 contro il dollaro sulla scia della prospettiva che si avvicini l’accordo per la gestione della crisi del debito. Il petrolio Wti sale sopra 87 dollari per barile.

RIMBALZANO FIAT E LE BANCHE
BANKITALIA, ISTITUTI SOLIDE MA RISCHI PER L’ACCESSO AL CREDITO

A Piazza Affari il Ftse Mib è trainato dai dai bancari e dal rimbalzo della galassia Fiat. Il Lingotto, che chiude in rialzo del 5,42%, ha emesso una nuova linea di credito revolving da 1,95 miliardi della durata di tre anni che sostituisce quella da 1 miliardo del febbraio 2009. La linea di credito non è attualmente utilizzata ma resta disponibile per le generali esigenze aziendali e i fabbisogni legati al capitale di funzionamento”. Equita ha confermato la raccomandazione buy con prezzo obiettivo a 7,5 euro.

Banca Akros ha ridotto invece il giudizio ad accumulate da buy a causa delle condizioni di mercato che suggeriscono prudenza. Fiat Industrial sale del 5,32% ed Exor del 5,16%. Rialzi sostenuti anche per il comparto bancario che riprende fiducia dopo le vendite di ieri sulle divergenze del piano europeo per la ricapitalizzazione e sulle nuove tensioni dei titoli di Stato. Balza di nuovo Bpm (+6,36%), sotto i riflettori in vista dell’assemblea del 22 ottobre per la nomina del nuovo Consiglio di Sorveglianza. Ubi sale del 4,35%.

La Consob ha comunicato che dallo scorso 11 ottobre Norges Bank detiene direttamente una partecipazione del 2,008% nel capitale. Ieri il titolo, a dimostrazione della forte volatilità che permane sui listini e sui bancari in particolare, è stato sospeso in ribasso del 5% circa. In deciso rialzo anche Unicredit (2,32%) mentre Intesa si ferma a +1,09% e Mps a + 0,39%. Su Mediobanca (+2,35%) scende in campo la Consob in vista dell’assemblea del 28 ottobre che deve rinnovare cda e collegio sindacale per appurare che la lista presentata per i sindaci dalla Fondazione Cariverona sia effettivamente di minoranza e non collegata a quella di maggioranza espressa dal Patto e riconducibile a Unicredit di cui la stessa Cariverona è un azionista rilevante.

Sulle banche italiane oggi sono arrivate anche le rassicurazioni del bollettino di ottobre della banca d’Italia che afferma: “Le condizioni di fondo delle banche italiane rimangono solide” ma anche un avvertimento sulle conseguenze delle tensioni sui mercati che rischiano di riflettersi ”in misura crescente sulle sulle condizioni di accesso al credito”.

PIRELLI INVESTE IN ARGENTINA
STM SALE GRAZIE A RBS

Stm (+3,46%) beneficia della riconferma del buy di Rbs e target price a 6,30 euro ed è sostenuta dal buon andamento del comparto dei chip statunitense. Pirelli sale del 3,81% dopo aver annunciato il raddoppio della fabbrica in Argentina. Il gruppo della Bicocca investirà 300 milioni di dollari per uno stabilimento specializzato nei pneumatici per camion. L’investimento era già previsto dal business plan presentato l’anno scorso. Gli aggiornamenti al piano industriale saranno illustrati dallo stesso Marco Tronchetti Provera il prossimo 9 novembre a Londra.

TELECOM ITALIA ESAURITO IL BOND
FINMECCANICA CADE SU HSBC

Il direttore finanziario di Telecom Italia (+1,18%) , Andrea Mangoni, ha confermato un debito a fine anno pari a 29,5 miliardi di euro e ha confermato il target di debito a 25 miliardi al 2013, nonostante l’esborso per le frequenze e grazie ad una migliore generazione di cassa. Ieri il gruppo ha collocato un bond da 750 milioni con scadenza gennaio 2017 ad un tasso pari al 7,15 per cento. Finmeccanica perde l’1,39% dopo che il broker Hsbc ha tagliato la raccomandazione ad underweight. Oggi il Ceo Giuseppe Orsi ha incontrato il sindaco di Roma Gianni Alemanno sulla questione della ristrutturazione Alenia. In calo anche la controllata Ansaldo Sts. Si tratta degli unici due titoli in calo sul paniere principale.

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