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Francia, debito pubblico quasi a 90% Pil

La Francia chiude nel peggiore dei modi l’era Sarkozy. Nel primo trimestre del 2012, l’ultimo della presidenza quinquennale del leader di centro-destra, il debito pubblico francese è ulteriormente salito di 72,4 miliardi, per un totale di 1.789,4 miliardi di euro. Ovvero, secondo i dati pubblicati oggi dall’Insee, l’istituto statistico transalpino, l’89,3% del Pil.

Il rapporto debito/Pil è dunque aumentato di 3,3 punti rispetto al trimestre precedente, ed è ormai vicinissimo alla soglia del 90%, considerata come il limite oltre il quale si dimostra che il debito pubblico pone un freno decisivo alla crescita economica.

L’innalzamento del debito è dovuto soprattutto alla progressione dei debiti dello Stato (che sale di 46,8 miliardi a 1.381,9 miliardi) e dell’assistenza sociale, mentre le amministrazioni pubbliche locali hanno migliorato i loro bilanci.

Intanto la Francia ha fatto sapere in occasione del vertice Ue che non intende inserire nella sua costituzione l’obbligo del pareggio di Bilancio. Lo ha dichiarato il presidente francese Francois Hollande nella conferenza stampa a Bruxelles al termine dell’incontro. “Faremo invece votare una legge di programmazione di bilancio per ristabilire l’equilibrio dei conti pubblici”, ha detto.

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