E’ difficile che la Francia possa raggiungere l’obiettivo di un deficit nominale al 3% del Pil. Lo dice la Corte dei Conti francese, adducendo come causa la ripresa troppo debole dell’economia del Paese, ma specificando che, invece, il target sul deficit strutturale rimane alla portata.
La Corte, poi, non si è risparmiata un appunto all’Unione europea. Il primo presidente Didier Migaud, infatti, nel corso di una conferenza stampa, ha chiesto una maggiore chiarezza alle istituzioni europee, affermando che “In questo contesto, la Corte dei Conti ritiene che ci sia la necessità per le autorità competenti dell’Unione europea di specificare la rilevanza che viene attribuita ai criteri rispettivamente per i bilanci nominali e per quelli strutturali”.
