Salgono a tre i ministri dimissionari del governo francese. Dopo la titolare della Difesa, Sylvie Goulard, anche il numero uno della Giustizia, François Bayrou, e la ministra per gli Affari europei, Marielle de Sarnez, hanno annunciato il passo indietro.
I tre sono coinvolti nello scandalo sui fondi europei al loro partito, MoDem, usati per pagare assistenti parlamentari che lavoravano anche per il partito a Parigi, e non solo a Bruxelles. La stessa accusa è stata rivolta a Marine Le Pen del Front National, finita sotto inchiesta poco prima delle elezioni.
Bayrou, Goulard e de Sarnez, perciò, non faranno parte del nuovo esecutivo che nascerà dal rimpasto annunciato per oggi alle 18,30 e che sarà presieduto da Édouard Philippe. Il premier ha detto di “rispettare” la decisione di Bayrou e quindi ha accolto le dimissioni dei tre ministri.
La ristrutturazione del governo arriva in seguito alle elezioni legislative di domenica scorsa che hanno visto trionfare “En marche”, il partito del neopresidente Emmanuel Macron, che ha proprio in MoDem il principale alleato.