Dopo il successo della mostra Windows, dal Rinascimento ai giorni nostri. Dürer, Monet, Magritte nel 2013, la Fondation de l’Hermitage continua la sua esplorazione dei principali temi dell’iconografia occidentale e offre al pubblico la scoperta delle molte sfaccettature artistiche delle ombre.
Con prestiti da prestigiosi musei e collezioni private, questa mostra di livello mondiale mostra le innumerevoli forme che un’ombra sulla lavagna può assumere e illustra i legami intimi tra l’ombra e le arti dall’introduzione delle ombre. indossato in pittura alla fine del Medioevo.
Il viaggio attraversa i secoli e i temi, associando in modo inedito capolavori dell’arte occidentale che testimoniano il continuo interesse degli artisti per questo tema, che è nell’autoritratto (Rembrandt, Eugène Delacroix) , ricerca sulla prospettiva (Baccio Bandinelli, Pieter de Hooch), lavoro sul chiaroscuro (Luca Cambiaso, Jacob Jordaens, Joseph Wright of Derby) o drammatizzazione dei paesaggi tra i romantici (Caspar David Friedrich, Carl Gustav Carus , Wilhelm Bendz). La mostra dà anche il posto d’onore alle ombre impressioniste (Claude Monet) e postimpressioniste (Henri-Edmond Cross, Joaquín Sorolla e Bastida), che testimoniano la comparsa di luce artificiale e la ricerca sulla teoria dei colori a XIX secolo. A cavallo del ventesimo secolo, controproducenti e ombre potenti svolgono un ruolo decisivo nella ricerca di un linguaggio formale sintetico e innovativo (Félix Vallotton, Hans Emmenegger).
Tra i punti salienti della mostra c’è una sezione che affronta le ombre inquietanti e paradossali di artisti simbolisti (William Degouve di Nuncques, Leon Spilliaert), espressionisti (Edvard Munch), “metafisica” (Giorgio de Chirico), surrealista (Salvador Dalí, René Magritte, Max Ernst) e New Objectivity (Christian Schad, Niklaus Stoecklin). Gli usi dell’ombra nella creazione moderna e contemporanea sono, per parte loro, declinati attraverso le opere emblematiche di Pablo Picasso, Andy Warhol, Christian Boltanski o Joseph Kosuth, mentre i video artisti (Vito Acconci, Jean Otth, Thomas Maisonnasse) reinterpreta i grandi miti delle origini che, da Platone a Plinio, collegano ombra, arte e conoscenza. Al contrario, un’importante sezione fotografica che include immagini impressionanti di Edward Steichen, Man Ray, Lee Friedlander e Wolfgang Tillmans, mostra che questo tema segue la fotografia come la sua ombra …