Numerose società straniere sono entrate nel business dell’energia solare in Giappone, avvantaggiandosi di un favorevole sistema tariffario per le energie rinnovabili e la chiusura di tutti i reattori nucleari del Paese.
Per il momento, la maggiore presenza si registra da parte di aziende cinesi e statunitensi. Ultima in ordine di tempo è la joint-venture, siglata il 17 maggio scorso, tra la cinese Shanghai Electric Power e un installatore di Osaka per la costruzione di 6mila pannelli solari sull’isola di Sakishima.
L’impianto avrà una produzione energetica pari a 2 megawatt.Shanghai Electric Power ha in atto un’”aggressiva” campagna di investimenti nel Paese del Sol Levante. Ad aprile è iniziata la costruzione di un impianto a energia solare di 48 megawatt a Nasu-Karasuyama, nella prefettura di Tochigi. Shanghai Electric Power gestirà la facility che fornirà elettricità a 15mila abitazioni entro la fine dell’anno.
Nella prefettura di Okayama, la statunitense General Electric progetta di costruire un impianto da 230 megawatt, la maggiore struttura a energia solare del Paese. Altri progetti simili di società americane, canadesi e cinesi sono in via di sviluppo nelle regioni di Kanto, Tokai e Kyushu.
Ad agevolare l’espansione dell’energia pulita una legge del luglio del 2012 che ha introdotto un sistema secondo cui le utility elettriche devono acquistare energia da impianti a energia solare a un prezzo fisso per i prossimi vent’anni.
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