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Fotografia: Muhammad Ali al PAN di Napoli

La mostra è curata da Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi e propone 100 immagini, provenienti dai più grandi archivi fotografici internazionali quali New York Post Archives, Sygma Photo Archives, The Life Images Collection e resterà aperta dal 22 marzo al 16 giugno 2019 al PAN di Napoli.

Fotografia: Muhammad Ali al PAN di Napoli

Il percorso espositivo è stato suddiviso in sezioni tematiche, iniziando con le fotografie che celebrano l’icona nei suoi momenti pugilistici più famosi, ad iniziare dagli incontri con Sonny Liston, George Foreman e Leon Spinks che lo portarono a conquistare ben tre titoli dei pesi massimi, ai match dell’epica sfida contro Joe Frazier. 

Un lungo racconto che va in scena nelle sale del PAN di un uomo che è stato capace di battersi con successo su ring diversi tra loro e ottenere il titolo mondiale dei pesi massimi, ma anche un uomo impegnato nella lotta per i diritti civili dei neri americani e dell’integrazione.

“Muhammad Ali – dichiara Nino Daniele, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli – è una figura molto importante e non confinabile nella disciplina sportiva in cui eccelse e diventò giustamente un mito insuperabile. Le sue scelte gli costarono molto. E professò con coerenza i valori che dichiarò di seguire”.


Houston, 14 novembre 1966. Match contro Cleveland Williams. Vittoria per K.O.Tecnico al terzo round. The ring Magazine/Getty Images

Una sala del PAN è stata anche allestita come una palestra di pugilato, con un ring al centro dive viene proiettato un video con gli spezzoni dei combattimenti più celebri sostenuti da Ali, accanto ad una serie di rare fotografie scattate durante le sedute di allenamento e poster originali con i programmi di quei memorabili appuntamenti pugilistiche. 

Il tutto ripropone la cronologia dei 61 combattimenti da professionista, tra il 1960 e il 1981, dopo la conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma 1960, quando ancora portava il nome Cassius Clay. 

1964. Cassius Clay, campione del mondo dopo aver sconfitto Sonny Liston, con Malcom X, ministro della Nation of Islam, poco prima dell’annuncio della conversione e dell’adozione del nome Muhammad Ali.

Come ben ricordiamo, Ali era dotato di doti di comunicazione straordinarie, istrioniche e a volte profetiche e sempre ricche di ironia. Le sue citazioni più significative vengono proiettate nelle sala che accoglie la sezione delle immagini scattate durante le fasi prima agli incontri, le conferenze stampa, le interviste televisive. Abbinate a quelle che si riferiscono al suo ruolo da attivista della Nation of Islam. Schirato si contro la guerra del Vietnam, partecipò a molte manifestazioni a favore delle persone discriminate diventando un leader contro ogni forma di razzismo. A renderlo un eroe popolare fu anche l’ammirazione da buona parte dell’America bianca. A questo importante capitolo della vita di Ali è dedicata una intera sala della mostra che prosegue con una sala che documenta il suo rapporto d’amore per i bambini testimoniato anche dalla proiezione della candid camera in cui si diverte a scherzare con i più piccoli; quindi viene analizzata la relazione con gli uomini  del suo “angolo” che gli sono stati al fianco per l’intera carriera; con i componenti della sua grande famiglia: la madre, il padre, il fratello, le quattro mogli e i nove figli.

NEW ORLEANS – SEPTEMBER 1978: Muhammad Ali speaks to fans and the press from a boxing ring before his championship fight against Leon Spinks at the New Orleans Superdome, which Ali won in Sept 1978 in New Orleans, Louisiana. (Photo by Chuck Fishman/Getty Images)

La mostra chiude con una serie di immagini dedicate al coraggio. Immagini di lui da solo, intense ed emozionanti che offrono una riflessione sulla forza, sulla fatica e sull’etica dell’esistenza: un esempio tanto generoso quanto moderno.

Foto di copertina: Miami Beach, 1971. Allenamento nella palestra 5th Street Gym di Chris Dundee, fratello del manager Angelo. Chris Smith/Getty Images

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